“Se entro domani non arriveranno risposte, martedì 7 gennaio a partire dalle 5 del mattino saremo nei porti con gli autotrasportatori. Poi si vedrà”. Lo afferma Mariano Ferro, leader dei Forconi, movimento che nel gennaio del 2012 paralizzò l’economia che viaggiava sui Tir in Sicilia, sull’aumento dei costi di trasporti via mare.
“Su questi argomenti – aggiunge il leader dei Forconi – le associazioni degli autotrasportatori, con le quali condividiamo le motivazioni dell’agitazione, stanno semplicemente cercando di avere risposte dal Governo nazionale. Ma non arrivano segnali e noi che di tutto abbiamo bisogno tranne che di ulteriori disagi o ancora peggio di rincari delle tariffe per portare le nostre merci fuori dall’isola, ci prepariamo ad aprire sulle strade un nuovo contenzioso col Governo. Che il Sud sia ormai passato nel comune sentire come la palla al piede del Nord lo avevamo già percepito, ma – chiosa Ferro – essere snobbati persino nelle situazioni di emergenza è un poco più complicato da accettare”.
La solidarietà di Musumeci
«Agli autotrasportatori siciliani va la solidarietà del mio governo per la vertenza sul caro-navi da e per le Isole. La Regione continuerà a fare pressioni sul governo nazionale affinché si possa trovare, il prima possibile, una soluzione. In tal senso, abbiamo già chiesto a Roma un incontro urgente e restiamo in attesa della convocazione. Nel frattempo, alle compagnie di navigazione abbiamo chiesto, e da alcune ottenuto, il congelamento dell’aumento delle tariffe». Lo dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci.