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Il vento e le temperature pungenti non hanno scoraggiato i tanti visitatori (soprattutto famiglie) accorsi in questo periodo nel cinquecentesco Castello Beccadelli Bologna di Marineo per rivivere la Natività nel Presepe Vivente Rinascimentale, organizzato dall’associazione culturale Amici del Presepe Marineo, in un clima fatto di profumi, suggestioni, e rievocazione storica della civiltà contadina del passato.
“Quest’anno abbiamo voluto dare un taglio diverso al nostro presepe, ambientandolo nel periodo rinascimentale per l’appunto, in un castello costruito su una parete rocciosa nel 1553, quindi in pieno Rinascimento, con la sua piazza e le antiche abitazioni adiacenti, e dove abbiamo riproposto mestieri che sono esistiti per centinaia di anni”, ha commentato Nino Triolo, direttore artistico dell’evento, che si ritiene soddisfatto e orgoglioso del riscontro avuto con un pubblico numeroso, che – a detta loro – si è sentito come a bordo di una macchina del tempo.
Migliaia gli ingressi registrati da quando è stato inaugurato, in un’ambientazione decisamente folkloristica, lungo un itinerario che prende il via fuori le mura della rocca, nel quartiere Gallinaio, per poi varcare la soglia di ingresso ed accedere ad un ampio cortile: qui si incontrano pastori, vasai, sarte, restauratori , calzolai, fabbri e altri personaggi in costume che, utilizzando strumenti e utensili, sono impegnati nelle faccende quotidiane. Sgomitando un po’ e superando altre botteghe, si arriva finalmente nella piazza del mercato, e dunque alla capanna della Natività, il tutto animato da artigiani, mangiafuoco, mercanti, zampognari, cortei, balletti e banchetti enogastronomici. Un vero e proprio viaggio indietro nel tempo per rivivere una storia che tempo non ha, la nascita di Gesù.
“Per l’edizione di quest’anno abbiamo deciso il tema della Donna e della maternità: – ha aggiunto Triolo – non c’è espressione più palpabile della maternità in un presepe, suo prezioso inno. La maternità è un miracolo, qualcosa di sublime e dal grandissimo valore spirituale”.
Sulla scia della celebrazione del miracolo, di una nascita che rappresenta il convincimento di Dio che il mondo debba continuare, ad arricchire questo magico scenario fatto di trentacinque quadri viventi e più di ottanta figuranti, la semplicità dei gesti, le degustazioni, l’originalità delle botteghe, i suoni e i profumi tipici di una festa che da sempre scalda il cuore di grandi e piccini.
Spazio infine anche allo scultore siciliano Salvatore Rizzuti, a cui l’associazione Amici del Presepe Marineo ha voluto rendere omaggio esponendo nel corso della manifestazione due opere da lui stesso fornite: L’annunciazione, e Francesco Beccadelli Bologna con la moglie (ovvero il fondatore del castello e delle prime case nel borgo palermitano).
Il Presepe Vivente Rinascimentale di Marineo andrà in scena anche il 6 gennaio, dalle ore 17 alle 21.