La costituzione di un vero e proprio polo museale dedicato al Liberty e alle figure storiche della scuola siciliana dell’”Art nouveau”, prima fra tutte quella di Ernesto Basile, con la restituzione alla città dell’area in cui sorgeva Villa Deliella a Piazza Crispi. E’ questa la finalità del disegno di legge approvato oggi in Commissione Cultura all’Assemblea Regionale Siciliana con alcuni emendamenti proposti da Marianna Caronia della Lega.
Il disegno di legge identifica tre i luoghi storicamente legati alla figura dell’architetto palermitano e dello stile Liberty che ospiteranno tre diversi musei sotto un’unica regia.
Due interventi, rispettivamente a Villa Ida di via Siracusa e al Villino Messina Verderame di via Lo Jacono, prevedono la rifunzionalizzazione di edifici esistenti con la creazione rispettivamente della “Casa Museo Basile” e del “Archivio Benfratello”. Il terzo e più corposo intervento, con un primo stanziamento previsto dalla Commissione pari a 2 milioni di euro, riguarderà la realizzazione del “Museo del Liberty” lì dove una volta sorgeva la Villa Deliella progettata dal Basile ed abbattuta nel 1959.
Per sottolineare l’unicità di intenti, la gestione della Casa-Museo, dell’Archivio e del Museo sarà affidata ad unico organismo, un Comitato scientifico che coinvolgerà la Regione, il Comune di Palermo, l’Università e gli eredi della famiglia Basile. La Commissione ha previsto uno stanziamento complessivo di 2,4 milioni di euro per il prossimo trienni per la creazione di questo Polo museale.
Per la deputata regionale della Lega, quello di oggi è “un importante passo avanti perché Palermo dia il giusto tributo e torni a valorizzare, come avviene in altre parti d’Europa, il proprio patrimonio e la propria storia legata allo stile Liberty, dedicandogli un museo in un luogo simboloco come quello in cui sorgeva Villa Deliella. L’idea di un Polo unico ma con tre luoghi operativi è certamente innovativa e potrà essere vincente sia per creare relazioni fra Istituzioni museali sia per favorire un turismo culturale che può essere portatore di nuova economia”.