Il presidente del Tar di Palermo Calogero Ferlisi dopo l’audizione degli avvocati in rappresentanza del Comune e di Confcommercio ha confermato la sospensione della Ztl notturna.
Adesso si dovrà attendere la seduta collegiale il prossimo 25 febbraio, dove si entrerà nel merito.
Secondo Ferlisi la richiesta di sospensione del provvedimento va accolta “tenuto conto – si legge nell’ordinanza – del pericolo prospettato dai ricorrenti nelle rispettive qualità (imprenditori, cittadini residenti nella Ztl per cui è causa e sindacato di categoria). Il comune di Palermo, costituitosi in giudizio, non ha ritenuto di depositare – prosegue – in atti, o di esibire in sede di audizione, alcun documento atto a provare i dati relativi al monitoraggio della qualità dell’aria come asseritamente rilevati, nei fine-settimana e nelle ore serali, all’interno delle aree di che trattasi”.
L’istanza cautelare può essere accolta limitatamente alla sospensione dei provvedimenti impugnati limitatamente al previsto avvio della “Ztl Notturna” a partire dal 31 gennaio 2020.
Non sono quindi bastate le motivazioni orali del sindaco Leoluca Orlando che ieri era presente davanti gli uffici del Tribunale per portare le sue istanze per far ripartire l’ordinanza tanto voluta dal suo assessore Giusto Catania. A quanto pare sotto la lente di ingrandimento dei giudici la mancanza degli strumenti di pianificazione come il Pgtu.
Il Consiglio comunale aveva ribadito questo problema attraverso un ordine del giorno. La Giunta può provvedere nella misura di sperimentazione della Ztl notturna soltanto per un anno. Ma la stagionalità prefissata dall’ordinanza ha criticità nella prova di collaudo. Oggi il legale della Confcommercio Alessandro Dagnino ha presentato una documentazione di 8 pagine e 11 allegati per convincere i giudici amministrativi a revocare l’ordinanza. Nessun dossier da parte del Comune presentato oggi al Tar.
“Questa è l’ennesima riprova dell’incapacità di chi amministra questa città, chi ha un minimo di dignità adesso dovrebbe fare un passo indietro. Il sindaco ne prenda atto torni in consiglio e chieda una mano alle opposizioni nel bene della città”, commenta Fabrizio Ferrandelli.
Lo segue a ruota Igor Gelarda (capogruppo della Lega al Comune di Palermo): “Purtroppo il sindaco Orlando oggi non è stato tanto bravo a convincere i giudici della bontà della ‘sua’ ZTL, così come usualmente è bravo a convincere giornalisti stranieri che a Palermo si viva benissimo. Ironia a parte massima fiducia nella magistratura, e convinzione profonda che solo i progetti condivisi servono a fare crescere la città. Una ZTL pensata in questo modo è solo un disastro per tutti”.
Per il sindaco Orlando invece si tratta di “una decisione attesa, dopo il pronunciamento dei giorni scorsi e l’udienza di ieri. Il 25 il Comune porterà dati e motivazioni della necessità che anche a Palermo come in tante città vi sia una ZTL notturna a tutela della salute dei cittadini e della vivibilità del centro. In quella sede mostreremo anche come le limitazioni del traffico non siano elemento di danno alle attività economiche ma anzi possano essere elemento di stimolo dell’economia cittadina in modo diffuso”.
Dura la replica di Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo che ha proposto il ricorso contro la Ztl.
“Vogliono farci passare per nemici dell’ambiente. La questione è un’altra. La decisione del Tar di accogliere la nostra istanza cautelare, infatti, conferma che le perplessità di Confcommercio avevano più di un fondamento pratico e giuridico. Un provvedimento migliorativo per la vivibilità della città, e del centro storico in particolare, si sarebbe potuto scrivere con ben altra visione programmatica senza avventurarsi in inutili sperimentazioni sulla pelle dei commercianti. Avevamo più volte sollecitato un proficuo confronto con l’Amministrazione comunale che avrebbe evitato il ricorso alle aule dei tribunali ma alla fine non si è voluto ascoltare il suggerimento di chi il centro storico lo vive giorno per giorno e ha investito con passione negli ultimi anni per contribuire a rigenerarlo. Per il futuro, sui tanti temi ancora aperti come quello del decoro, dei cantieri stradali o della mobilità, auspichiamo che si possa finalmente trovare un comune spirito di collaborazione tra istituzioni perché è comune l’interesse: quello di fare il bene della città e dei cittadini”.
Secondo l’avvocato Alessandro Dagnino, che ha rappresentato in giudizio le ragioni di Confcommercio Palermo, “la motivazione di questo secondo decreto presidenziale è particolarmente significativa, per due ragioni. Prima di tutto, perché è stata emessa all’esito del preliminare esame delle difese spiegate, seppur oralmente, da parte del Comune; inoltre, perché viene ora specificato che il pericolo di un danno grave e irreparabile, lamentato dai ricorrenti, non sussiste soltanto per le attività commerciali, ma anche per i numerosi cittadini residenti nella ZTL che hanno aderito al ricorso. È utile sottolineare che il giudizio del TAR non ha nulla a che vedere con la decisione politica di istituire la ZTL, che spetta all’Amministrazione, ma ha per oggetto la verifica della sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l’adozione del provvedimento, avuto riguardo, tra l’altro alla necessaria programmazione preventiva e all’adeguata offerta di servizi e di mezzi alternativi di mobilità ai cittadini, come avviene nelle altre città dove la ZTL notturna è presente”.