La sezione del Tribunale del Lavoro di Palermo avrebbe ritenuto illegittima la nomina di Francesco Carmelo Vazzana a direttore dell’Arpa Sicilia. Secondo i giudici, il cinquantaduenne originario di Reggio Calabria non avrebbe avuto i requisiti per ricoprire la carica. Il tribunale ha anche ordinato all’assessorato Territorio e Ambiente della regione di rinnovare la procedura di nomina e adottare tutti gli atti conseguenti. La nomina era avvenuta durante il governo Crocetta. I togati avrebbero riscontrato il mancato possesso di un percorso di qualificazione concorsuale che fosse in grado di soddisfare il requisito della comprovata eccellenza professionale prevista dal bando.
Inoltre, la mancanza dei requisiti sarebbe aggravata dal fatto che Vazzana – recita la sentenza – non avrebbe conseguito “sufficienti esperienze in materia di protezione ambientale“.
Sulla questione intervengono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Ambiente all’Ars Valentina Palmeri, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Nuccio Di Paola, nel commentare il pronunciamento del giudice del lavoro di Palermo. “Avevamo subito contestato l’inadeguatezza dei requisiti di Vazzana rispetto a quanto richiesto dall’avviso di selezione – ricordano i deputati M5S – ma nessuno ci ha ascoltati. Tra l’altro, appena dieci giorni fa avevamo nuovamente richiamato l’attenzione sulla nomina, alla luce del sequestro milionario a suo carico disposto dalla Procura regionale della Corte dei conti calabrese. Anche qui, silenzio totale da parte dell’assessore Cordaro e del presidente Musumeci. Adesso possono restare in silenzio, e forse è l’unica cosa che resta loro da fare, mentre rimuovono Vazzana da un incarico finora ricoperto illegittimamente”.
Dall’assessorato all’Ambiente fanno sapere che, martedì 11 febbraio, l’assessore Toto Cordaro incontrerà il presidente Nello Musumeci per decidere il destino del direttore di Arpa Sicilia e valutare le possibili soluzioni.