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Papatheu a Conte: “Convochi un CdM sul Femminicidio. Il Governo faccia rumore”

mercoledì 12 Febbraio 2020

La senatrice Urania Papatheu, parlamentare siciliana di Forza Italia e componente della Commissione sul Femminicidio, chiede al premier Giuseppe Conte di convocare una seduta del Consiglio dei Ministri sull’emergenza della violenza di genere. 

L’appello di Papatheu al premier arriva nelle stesse ore in cui Lucia Annibali – l’avvocatessa e deputata renziana sfregiata con l’acido il 16 aprile 2013 da due uomini mandati dal suo ex-fidanzato Luca Varani – è stata fatta oggetto di un inquietante messaggio sui social network postato da un uomo (“Luca Varani sei il mio mito”) che ha inneggiato proprio a chi commissionò quell’orrendo gesto. Varani, ricordiamo, per quel crimine è stato condannato con sentenza definitiva a 20 anni di reclusione. “E’ l’ennesimo episodio che conferma la necessità di intervenire sul piano normativo ma anche sociale per arginare questa intollerabile scia di violenza fisica e verbale che colpisce le donne, con la brutalità delle aggressioni ma anche con la violenza del linguaggio, ha sottolineato la senatrice Papatheu.

“Il femminicidio – afferma la sen. Papatheu – è un dramma che dilaga e ogni giorno colpisce donne fatte oggetto di stalking e molestie, picchiate, stuprate e uccise. Il Codice Rosso è stato un primo passo in avanti per contrastare queste violenze ma la normativa va resa ancora più incisiva. L’orrore va oltre la crudeltà dei numeri: 131 delitti nel 2017, 135 nel 2018 e 103 nel 2019, e già 13 vittime nell’anno da poco iniziato. Ma tante donne non denunciano e subiscono in silenzio, spesso sino alle più tragiche conseguenze. Molte altre urlano inascoltate, mentre i loro carnefici restano impuniti e i centri antiviolenza si vedono tagliare i fondi. L’azione intrapresa dalla Commissione parlamentare ci ha fatto ascoltare e toccare con mano le storie di una strage quotidiana”.

Si continua a narrare lo stereotipo di amori malati e di gelosie, di sospetti e tradimenti, “raptus” e “follia” ma non siamo più di fronte a episodi isolati o disgrazie accidentali . La violenza sulle donne è una radicata piaga sociale che si nutre di discriminazione, omertà e solitudine, possesso e analfabetismo sentimentale. Servono strumenti sociali, economici e culturali per riconoscerla, prevenirla e sconfiggerla, fin da bambini”.

“Per questo, affinché altre donne non vengano private della loro libertà e dignità, e strappate alla vita – evidenzia la parlamentare di Forza Italia –, chiedo al presidente Conte, di convocare un’apposita seduta di Consiglio dei Ministri avente ad oggetto la trattazione del Femminicidio, con la previsione di proposte di misure migliorative ad integrazione della Legge 19 luglio 2019, n. 69. Il governo faccia rumore, la barbarie va fermata una volta per tutte”.

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