Il presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella, commenta così il “piano sud” presentato dal Governo giallorosso per ridurre la frattura nel bel paese.
“Un libro dei sogni, fatto di illustrazioni colorate che disegnano un mezzogiorno fermo al palo da oltre trent’anni”, sottolinea Picarella, il quale prende ad esempio il tema della lotta alla “povertà educativa”.
“Scuole aperte tutto il giorno, lotta alla dispersione scolastica e alle disuguaglianze, riduzione dei divari territoriali nelle competenze sono solo un’utopia se prima non si pensa al potenziamento dell’edilizia scolastica. Occorre – aggiunge – adeguare i nostri istituti agli standard europei”.
POCHE INFRASTRUTTURE E POCO CORAGGIO IN AMBITO FISCALE
Il leader di Confcommercio Sicilia punta il dito verso il mancato potenziamento delle infrastrutture e l’assenza di interventi in ambito fiscale.
“Da troppo tempo attendiamo investimenti sulla rete ferroviaria, autostradale e marittima. Senza tutto questo è impossibile pensare ad una ripartenza e frenare il continuo spopolamento. Occorre inoltre, avere il coraggio di defiscalizzare il lavoro dipendente per attrarre investimenti d’impresa e ricerca”.
Il presidente focalizza infine la sua attenzione su un altro elemento chiave dell’economia siciliana, ovvero il turismo.
“La Sicilia è uno straordinario museo diffuso che va valorizzato nella sua interezza. Per farlo occorre investire su infrastrutture e servizi connessi. Il piano per il sud – conclude – potrà convincerci solo quando di tutto questo vedremo aspetti concreti ed operativi”.