Via libera al cantiere per realizzare il nuovo by-pass dell’acquedotto di Scillato che potrebbe portare, appena terminato nella rete di Palermo circa mille litri di acqua al secondo.
Oggi la struttura può far transitare al massimo 380 litri al secondo. La fine dei lavori è prevista ad agosto. Dal 2018, la competenza sull’attuazione dell’intervento è stata assunta dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, come commissario delegato, che ha provveduto alla gara e all’avvio dei lavori. Il progetto è stato realizzato dall’Amap, ente gestore del servizio idrico di Palermo. Il costo dell’opera è di 5,3 milioni di euro, di cui 4,3 milioni stanziati dall’assessorato regionale all’Energia e un milione dall’Amap.
Il cantiere è stato inaugurato alla presenza del governatore Musumeci, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del primo cittadino di Cerda Salvatore Geraci, dei vertici dell’Arma dei carabinieri, del segretario generale dell’Autorità di Bacino Francesco Greco e del dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Salvo Cocina.
A causa di alcune frane – nel tronco che ricade tra le contrade Burgitabus nel Comune di Cerda e Scacciapidocchi nel Comune di Termini Imerese – dal 2002 si sono verificate una serie di rotture che si sono via via intensificate negli anni successivi sino a portare, nel 2010, all’interruzione del servizio del nuovo acquedotto di Scillato, a causa dell’impossibilità di accedere sui luoghi per eseguire le riparazioni.
“Con le risorse finanziarie della Regione Siciliana – sottolinea Musumeci – cominciano finalmente i lavori per ripristinare la sorgente Scillato”. L’accordo con l’impresa è che completi i lavori entro sei mesi, in modo da potere finalmente attivare il collegamento con l’azienda municipale di Palermo”.
A esprimere soddisfazione per “l’avvio a conclusione di una vicenda durata troppo a lungo e che si chiude grazie ad una importante collaborazione istituzionale – è Orlando, che aggiunge – è importante che questo avvenga in un quadro che garantisce strutture pubbliche e gestione pubblica dell’acqua, confermando il ruolo di Amap a servizio delle nostre comunità. Si passa dall’emergenza alla progettualità“