La Lega chiede un segnale al governatore siciliano Nello Musumeci, accelerando l’attività di governo, quale garanzia per l’ingresso dei salviniani nell’esecutivo.
In sintesi, è questo che il segretario regionale del Carroccio, il senatore Stefano Candiani, ha detto oggi al presidente della Regione che ha incontrato a Palazzo d’Orleans. Presente anche il capogruppo leghista all’Ars Antonio Catalfamo. Un incontro definito “molto cordiale”, durante il quale i due hanno parlato ancora una volta del possibile ingresso del partito di Salvini nel governo della Sicilia e del voto amministrativo di maggio.
Una questione primaria posta sul tavolo dal senatore leghista è quella dei dirigenti regionali: è proprio su questo che la Lega ha chiesto un vero cambiamento rispetto al passato. In pratica, il partito di Salvini rivendica che possa essere garantita l’azione politica degli organi di governo e che la burocrazia non faccia di testa propria, ma sia semmai esecutrice dell’indirizzo politico. Nella sostanza, la Lega ha chiesto che i burocrati siano meno padroni e più esecutori.
Il Carroccio vorrebbe, infatti, evitare che il proprio ingresso in Giunta regionale sia visto come un mero sostegno all’attuale compagine governativa, ma intende far pesare la propria forza. Di fatto, quel che la Lega vuole evitare è che il proprio assessore risulti poi imbrigliato nei lacci e nei nodi messi dai super burocrati e quindi, impossibilitato a governare. Un’esigenza che Musumeci avrebbe mostrato di condividere, visto che proprio il presidente della Regione, qualche tempo fa, aveva criticato l’eccesso di burocrazia nei palazzi della politica regionale e l’azione di freno posta da certi dirigenti.
Nessuna novità, invece, rispetto alla ventilata federazione fra la Lega e “Diventerà Bellissima”, di cui si parla da oltre un anno, soprattutto alla luce delle profonde differenze di vedute emerse fra le due forze politiche in alcuni comuni in cui si voterà in primavera, primi fra tutti Milazzo e Agrigento.
In sostanza, però, l’incontro di oggi appare come un’accelerazione in vista di un’intesa complessiva e un primo tentativo di smussare angoli e sciogliere nodi che ancora sussistono.
I tempi dell’ingresso della Lega non sembrano comunque immediati. Candiani e Musumeci, nel frattempo, si dovrebbero rincontrare mercoledì a Roma e poi nuovamente a Palermo per cercare di trovare ulteriori intese.