Il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Riccardo Savona, commenta il via libera dell’Ars del Documento di economia e finanza regionale (Defr) per il 2020-2022.
“E’ indispensabile definire una nuova e condivisa politica delle entrate che, con il contributo del governo regionale, del Parlamento e del governo nazionale, assicuri un quadro stabile per il finanziamento delle funzioni regionali”.
Il Defr era stato approvato dalla giunta regionale nel luglio scorso e rivisto a novembre con la Nota di aggiornamento. In attesa del giudizio di parifica della Corte dei Conti, a dicembre, l’Ars lo ha potuto approvare solo nei giorni scorsi.
Nella relazione sul Defr varata dalla commissione Bilancio, che il presidente Savona ha presentato all’Assemblea durante l’ultima seduta, si legge che lo Stato con “il decreto legislativo 158 del 2019, sulle norme di attuazione in materia di armonizzazione sistemi contabili, ha consentito alla Regione di ripianare il disavanzo entro 10 anni, a condizione, però, di garantire la riduzione della spesa corrente a partire dall’esercizio finanziario 2020 e di fare riforme idonee”.
Al centro della relazione della commissione Bilancio, “la sofferenza dei conti regionali” e la paura per gli effetti del coronavirus sull’economia siciliana. Il Pil tendenziale è 0,1% nel 2020, 0,6% nel 2021 e 0,6% nel 2022; quello programmatico 0,6%, 0,8% e 0,9%.
“I dati – si legge nella relazione – subiranno un’ulteriore diminuzione in considerazione del mutato contesto economico di inizio 2020”, ha spiegato Savona, con un chiaro riferimento alle preoccupazioni per l’epidemia.
Durante l’ultima seduta, l’Assemblea regionale ha approvato anche il Bilancio consolidato relativo all’anno 2018: un documento di natura prettamente tecnica, previsto dal decreto legislativo 118 del 2011 che, nell’ottica della massima trasparenza, fotografa la situazione economica e patrimoniale di enti, società partecipate e organismi strumentali della Regione. E’ emerso quest’anno un quadro più completo rispetto a quello passato, con un numero maggiore di enti che hanno presentato in tempo i bilanci.
Nel bilancio approvato, su un totale di 154 enti, sono 45 quelli che hanno fornito i dati per la verifica e, sulla base dei documenti arrivati in commissione, gli organismi consolidati sono 21. “La commissione Bilancio auspica che per una maggiore trasparenza, a regime, si arrivi a un bilancio consolidato di tutti gli enti che fanno parte del gruppo amministrazione pubblica”, ha concluso Savona.