Sono passati 21 anni dal crollo di via Pagano, a Palermo. L’11 marzo del 1999 morì il Capo Squadra dei Vigili del Fuoco Giuseppe Siciliano.
“Come ogni anno – dice Pino Apprendi, già funzionario dei vigili del fuoco – dovevamo ricordare il sacrificio di Giuseppe Siciliano, dei vigili del fuoco, morto in servizio nel tentativo di salvare i suoceri, nel crollo del palazzo di via Giuseppe Pagano a Palermo, Maria Gugliotta e Salvatore Finocchio”.
Le disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri per debellare il virus Covid-19, hanno cancellato ogni iniziativa che mettesse insieme più persone, da qui il Comandante Provinciale di Palermo, ingegnere Agatino Carrolo, in ottemperanza alle disposizioni nazionali, ha giustamente annullato la cerimonia che aveva programmato per rendergli omaggio.
“Io allora – racconta Apprendi – ero ancora in servizio e quella notte partecipai alle ricerche insieme a tanti colleghi. Certo d’interpretare il pensiero di tutti lo voglio ricordare con grande affetto, per la sua semplicità e il suo coraggio e gli rendo onore per avere tentato fino alla fine di salvare due vite umane. Abbraccio virtualmente la moglie e i due figli che sin dal primo momento hanno affrontato questo immenso dolore con grande dignità. Non si è mai capito perché la Presidenza della Repubblica non abbia assegnato la medaglia d’oro al valor civile”.