Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia, lancia una proposta per i penitenziari per rispondere all’emergenza sanitaria in corso e contrastare la carenza di mascherine.
“Molte carceri italiane – spiega Apprendi – hanno al proprio interno laboratori sartoriali funzionanti con attrezzature moderne. In un momento di tensione nelle carceri si potrebbero creare le condizioni per impegnare tanti detenuti 24h su 24h a turno, per realizzare delle mascherine”.
“Sarebbe un bel segnale per dare una opportunità di riscatto a tanti reclusi – prosegue il presidente di Antigone Sicilia – e nello stesso tempo servirebbe anche a riconciliare il rapporto con quella parte di cittadini che non crede nella riabilitazione“.
“Ne ho parlato– conclude Apprendi – con l’Assessore regionale Toto Cordaro e con il direttore regionale della protezione Civile Calogero Foti”.