Con il turismo messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus, le strutture ricettive siciliane hanno per il 2020 prospettive tutt’altro che rosee per la primavera appena arrivata e per l’estate. Un danno che si riflette sui lavoratori stagionali, per i quali il 2020 potrebbe essere un anno nero. “Proprio nell’ultimo periodo – afferma Mimma Calabrò Fisascat Cisl regionale per la Sicilia – erano arrivati buoni segnali sul territorio della Sicilia, con il prolungamento della stagione turistica. Adesso, con questa emergenza, il 2020 diventa un anno perso“, è il quadro dipinto dalla sindacalista.
Una situazione drammatica per questa categoria di lavoratori, che per definizione vengono assunti per una parte limitata dell’anno, quella che è appena iniziata, e che vedono nel prossimo futuro sfumare le giornate di assunzione. E ciò si riflette anche sugli ammortizzatori sociali di cui godono. L’indennità di disoccupazione di questi lavoratori, infatti, è legata al numero di giornate lavorate nell’anno. Diminuendo questo ammontare, insomma, diminuisce anche il periodo coperto dalla disoccupazione, con evidenti difficoltà di sopravvivenza.
Il governo nazionale ha preso in considerazione la questione emergenziale dettata dal COVID-19 e ha disposto una misura dedicata proprio ai lavori stagionali del turismo. Nel cosiddetto decreto Cura Italia. All’articolo 29 si dispone che “Ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 (…) è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro“. Una misura immediata ma che rischia di essere soltanto un palliativo per la categoria.
Quali possono essere le misure alternative e complementari a quelle previste dal Cura Italia? All’Ars c’è chi ha avanzato ufficialmente le proprie proposte, come i deputati regionali del PD. Qualche giorno fa due parlamentari regionali dem, il presidente dalla commissione Attività Produttive Michele Catanzaro e il capogruppo dem a Sala d’Ercole Giuseppe Lupo, hanno presentato a Palazzo dei Nomanni un’interpellanza rivolta al presidente della Regione e all’assessore regionale al Lavoro: “Chiediamo al governo regionale di attivarsi per ottenere l’erogazione di strumenti di tutela in favore dei lavoratori del comparto, come ammortizzatori sociali in deroga e prolungamento della disoccupazione – ha affermato Catanzro – Alla luce di quanto sta accadendo bisogna essere pronti a fronteggiare un forte calo di presenze in tutte le strutture ricettive della Sicilia. Le conseguenze sarebbero particolarmente pesanti per i lavoratori stagionali del settore alberghiero chiamati normalmente a rinforzare gli organici degli alberghi nei periodi di massimo afflusso turistico”.
“È facile infatti ipotizzare che, per l’anno in corso, sarà drasticamente ridotto il numero delle giornate lavorative senza la possibilità di godere a pieno di tutte le garanzie spettanti ai lavoratori di settori in crisi. Per questo motivo – conclude Catanzaro – bisogna avviare immediatamente una interlocuzione fra il governo regionale ed il Ministero del Lavoro per attivare misure adeguate, prima fra tutte l’erogazione di ammortizzatori sociali in deroga e il prolungamento del periodo di disoccupazione fino alla riassunzione”.