L’economia italiana è stata messa in ginocchio dal coronavirus. Al Sud i danni all’economia provocati dall’emergenza hanno già cominciato a farsi sentire. In Sicilia, per esempio, i consumi calano, mentre nei supermercati si sono verificati episodi preoccupanti, con saccheggi e rapine ai raider che portavano il cibo a casa di chi lo aveva ordinato a domicilia.
Per cercare di ‘quantificare’ i nuovi poveri in Italia, Coldiretti ha predisposto uno studio che fotografa un quadro a tinte fosche e che certifica che l’aumento del numero di poveri che hanno bisogno di aiuto per mangiare per effetto delle limitazioni imposte per contenere il contagio e la conseguente perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale, è di mezzo milione di persone. L’orizzonte temporale è quello di Pasqua.
L’analisi evidenzia che si tratta di una nuova fetta rilevante della popolazione che si aggiunge ai quasi 2,7 milioni di persone che in Italia lo scorso anno ha beneficiato di aiuti alimentari con i fondi Fead distribuiti da associazioni come la Caritas ed il Banco Alimentare, che stimano infatti un aumento dal 25% al 30% delle richieste di aiuto nel corso del mese di marzo segnato dall’emergenza coronavirus.
“Le situazioni di difficoltà sono diffuse in tutta Italia ma le maggiori criticità – sottolinea la Coldiretti – si registrano nel Mezzogiorno, con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma situazione diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove piu’ duramente ha colpito l’emergenza sanitaria”.