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Il Coronavirus e il dramma delle partite IVA: “Il Governo ci aiuti subito”

giovedì 12 Marzo 2020
partite iva

Il “popolo” delle Partite IVA si mobilita.

In una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al Presidente dell’ABI (Associazione bancaria italiana) Antonio Patuelli, l’Associazione dei professionisti con Partita IVA chiede interventi rapidi del Governo, vista l’emergenza Coronavirus.

“L’Associazione partite iva insieme per cambiare, in previsione dei prossimi provvedimenti che il Governo dovrà assumere conseguentemente alle precedenti misure di contenimento dell’emergenza “coronavirus” auspica che nelle prossime disposizioni legislative di natura straordinaria e ordinaria si tengano in debita considerazione le esigenze contingenti dei milioni di partite iva Italiane che a viva voce chiedono che lo Stato disponga la chiusura totale delle attività a tutela della salute di tutti i cittadini fino a data da destinarsi, ad eccezione delle attività di prima necessità (fino alla data della revoca dell’ordinanza in essere)”.

E in particolare, chiedono: La sospensione immediata per 180 giorni dalla cessazione delle misure di contenimento del Coronavirus: 

  • delle imposte dirette, indirette, tributi addizionali regionali e comunali, ritenute sul lavoro dipendente ed autonomo,
    contributi autonomi e dipendenti, Iva, gestione separata e casse nazionali professionali, nonché il pagamento dei
    cosiddetti avvisi bonari;
  • Sospensione della trasmissione degli adempimenti fiscali;
  • La sospensione degli acconti 2020;
  • Sospensione pagamento Imu per gli immobili destinati alle attività produttive;
  • Il rinvio del deposito bilancio anno 2019;
  • La sospensione della riscossione per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate riscossione;
  • La sospensione delle rate relative ad ogni tipo di rateizzazione ivi comprese le rottamazioni;
  • La sospensione temporanea della riscossione del diritto camerale e delle altre imposte di competenza della Camera di Commercio;
  • La disapplicazione di ogni meccanismo accertativo automatico (modelli Isa/Redditometro) per l’anno di imposta 2020;
  • Sospensione dei termini per gli atti di carattere civile, amministrativo e tributario;
  • Sospensione di tutte le procedure concorsuali ed esecutive;
  • Sospensione procedura segnalazione sofferenze bancarie e finanziarie (p.e. CAI, CRIF).

L’Associazione chiede inoltre lo Stanziamento di una linea di credito a tasso zero e a parziale fondo perduto per la copertura di:

  • fatture emesse ed insolute dal 30/11/2019 fino a 180 giorni dal termine delle misure di contenimento per consentire la
    ripartenza dell’economia;
  • pagamento fitti e pigioni dalla mensilità di febbraio fino alla terza mensilità dalla cessazione delle predette misure;
  • La Predisposizione di nuovi piani di rientro delle esposizioni bancarie , con decorrenza da definirsi di concerto con le associazioni di categoria ed ordini professionali;
  • L’istituzione di un tavolo di lavoro con gli istituti di credito su base nazionale, regionale e locale al fine di addivenire ad un piano di sospensione dei mutui ipotecari e finanziamenti chirografari onde evitare sconfinamenti e/o insoluti con particolare attenzione alle posizioni in affidamento.

Il Presidente Nazionale dell’Associazione Partite Iva Insieme per cambiareGiuseppe Palmisano, conclude: “Le Partite IVA in Italia sono il motore dell’Economia. Senza aiuti il Paese si ferma“.

 

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