Il presidente della Regione Nello Musumeci, nel corso del suo intervento all’Ars, ha parlato della prossima crisi economica generata dall’emergenza coronavirus.
“L’emergenza economica in Sicilia è arrivata al suo picco prima dell’epidemia. Si registrano effetti molto gravi sul tessuto produttivo e le fasce più deboli della popolazione. Una emergenza imprevista e affrontata e i cui strascischi dovremmo affrontare ancora per molto tempo e diversi anni“.
“La Sicilia, anche a causa della politiche pluridecennali di scarsa attenzione del Mezzogiorno, registrava una assai flebile ripresa e adesso affronta una congiuntura economica da guerra di cui non conosciamo durata e contorni – sottolinea Musumeci -. Il rilevante indebitamento ereditato e il pesante disavanzo certificato dalla corte dei conti e l’ingessamento delle entrate determinato da accordi della precedente legislatura sono elementi che hanno reso assai complessa la redazione di bilancio e legge di stabilita’ per il 2020“.
“La crisi giunge su una regione economicamente provata e deve affrontare emergenza e piano di ripresa economica che vuole redigere con il contributo di tutte le forze politiche, le organizzazioni sociali e di categoria“, ha aggiunto il presidente della Regione, il quale ha poi toccato l’argomento ddl di stabilità.
“Intendiamo ritirare il ddl di stabilità presentando nei prossimi giorni un testo che tenga conto della proposte emerse da un proficui confronto con le forze politiche. Vogliamo arrivare il prima possibile all’approvazione dei documenti finanziari per dare una risposta”, ha spiegato Musumeci, “abbiamo pensato alle famiglie piu’ disagiate, stanziando 100 milioni di euro di rinvenimenti da Poc e Fse“.
I documenti finanziari saranno rielaborati alla luce dell’emergenza sorta con il Coronavirus e agli strumenti messi in campo dall’Ue e dallo Stato.