Il Gal Tirrenico, sul solco delle linee tracciate per HABITAT III con la Cattedra Unesco dell’Università di Ferrara, ha avviato la proposta per la realizzazione di una “Rete dei Borghi di Sicilia” per il rilancio del turismo slow e sostenibile di tutta l’Isola.
Il primo step é l’adesione al Marchio d’Area Collettivo Tipico Tirrenico che il Gal ha già pubblicato sul proprio sito e per il qual sono aperte le adesioni a titolo gratuito per le aziende, e per tutti comuni anche oltre il territorio GAL, per tutto il 2020 in quei comuni che avranno adottato il Marchio con delibera di Giunta.
L’adesione delle aziende e dei comuni consentirà, inoltre, di veicolare la proposta in sinergia con le proprie azioni di cooperazione che il Gal ha pronte in cantiere ma che, per l’emergenza COVID 19, ha deciso di fare partire con un po’ di ritardo.
Con le azioni di cooperazione si costituiranno dei cluster che il Gal Tirrenico selezionerà ed accompagnerà per avere delle proposte congruenti con l’obiettivo principale del Piano di Azione Locale che è la definizione di un brand condiviso e riconoscibile per il comprensorio Tirrenico quale “Presidio Ambientale Tipico”, come già così definito tre anni addietro con Paolo Ceccarelli della Cattedra UNESCO dell’Università di Ferrara, che aveva inserito due dei Borghi del Gal Tirrenico in una rete dei Borghi mondiali e proposti a Quito in occasione della Conferenza Internazionale delle ONU – HABITAT III.
Roberto Sauerborn, direttore di Gal Tirrenico, precisa che “pur con tutto le ovvie considerazioni legate alla drammaticità e difficoltà del momento, questa potrebbe essere l’occasione per rilanciare, tramite un turismo di prossimità lento e in sicurezza, il nostro territorio con una forte connessione alla salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione dei nostri borghi e, così, di tutto l’areale compresa la nostra bellissima costa dotata di una struttura turistica come Portorosa che attende di essere rilanciata e di un bellissimo ed unico lungomare da Oliveri a Barcellona Pozzo di Gotto sino alle porte d Milazzo”.
Oggi, più che mai, la Sicilia può essere il luogo per il rilancio dell’economia italiana grazie ai beni culturali, alle colline, all’enogastronomia, ai prodotti tipici e artigianali, alle produzioni floro-vivaistiche, ai formaggi tipici, ai panorami unici, alla nostra ospitalità unica al mondo.
Sarà necessario e fondamentale adottare dei protocolli di sicurezza di accoglienza che, seppur minimi in termini di impegno, consentiranno di trasferire all’esterno il messaggio che la “vacanza da noi é bella e sicura“.