Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, sta definendo una lettera con la quale chiederà al premier Conte “di consentire il riavvio di alcune attività in considerazione del minor numero di contagi“. Così l’assessore alle Attività produttive della Sicilia, Mimmo Turano, che su indicazione di Musumeci ha sentito in videoconferenza le associazioni di categoria dell’industria, del commercio e dell’artigianato.
L’assessore Turano: “Il nuovo Dpcm è stato per tutti una doccia fredda, in particolare per le categorie produttive siciliane che non saranno in grado di resistere a un prolungamento del lockdown. La situazione è insostenibile – prosegue -. Ho chiesto alle associazioni in tempi strettissimi un documento che indichi non solo le criticità del Dpcm ma anche dei percorsi possibili di ripartenza ispirati al principio della gradualità e del recepimento delle fondamentali misure di sicurezza e di distanziamento sociale“. Il documento sarà consegnato al presidente della Regione.
Intanto il governatore, partecipando a “Cento Città” su Radio Uno, ha anche espresso che “se arriviamo entro il mese di maggio a zero contagi noi chiederemo al governo nazionale di riaprire la Sicilia. Vogliamo capitalizzare questo risultato, frutto di un gioco di squadra con una programmazione sana e improntata sulla chiusura”.
“Pensiamo che la Sicilia – ha aggiunto – possa giocarsi una bella partita nel settore del turismo: questo tasso assolutamente basso del contagio può consentire una certa sicurezza almeno per un turismo locale che muove comunque alcuni milioni di persone. Stiamo consentendo agli stabilimenti di fare la manutenzione e regaliamo alcune notti in albergo e visite guidate“.