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Agenti di viaggio e Tour operator: “Zero aiuti dal Governo, per noi non c’è futuro”

giovedì 21 Maggio 2020
agenzie viaggio-tour operator

“Esprimiamo la nostra delusione per il Decreto Rilancio, relativamente alle azioni rivolte al comparto Turismo. Il nostro rammarico cresce maggiormente quando vediamo cosa accade nelle altre Nazioni, in cui, l’incidenza del Turismo, pesa meno di quanto accada in Italia. Il governo francese considera il lavoro degli imprenditori turistici un fiore all’occhiello del proprio Paese che incide per il 9% del PIL nazionale e, per la cui salvaguardia, sono stati stanziati 18 miliardi di euro. In Italia, producendo il 13% del PIL nazionale, il nostro Governo sta investendo solo tre miliardi di euro, e di questi, 2,4 miliardi di euro destinati al “bonus vacanze”, che nella convinzione delle Istituzioni, dovrebbe tutelare il Turismo in Italia”.

La delusione sulle misure contemplate nel Decreto Rilancio arriva dagli agenti di viaggio e i tour operator che auspicavano un sostegno concreto dal Governo Conte contro la crisi e che, invece, non fanno mistero della preoccupazione che cresce, di giorno in giorno, per il destino incerto di tante aziende del settore. Senza aiuti ma con le tasse da pagare, mentre il turismo è fermo e le frontiere sono ancora chiuse, gli operatori dell’accoglienza ribadiscono di non poter riaprire. L’hashtag “iononapro” è molto di più un semplice hashtag: è l’espressione coraggiosa, piena di dignità, di professionisti che attraverso il loro grido di dolore combattono una battaglia di sopravvivenza. 

Viviana Manfrè
Viviana Manfrè

“Questa operazionesi legge in una nota a firma di Viviana Manfrè, Portavoce di “Facciamo Gruppo Agenti di Viaggio e Tour Operator” e Salvatore Politino, presidente di Unimpresa Siciliaha escluso figure professionali da qualsiasi tutela per la sopravvivenza. Ai più, questo grido, potrà apparire esagerato, ma il lavoro di agenzia di viaggi e tour operator è stato letteralmente azzerato per i sei mesi passati e per tutta la programmazione futura almeno fino alla fine dell’anno 2020. Siamo 11.000 imprese, produciamo ricchezza e lavoro e paghiamo le tasse in Italia. In tutti questi anni non abbiamo mai chiesto aiuto, tra Guerra del Golfo, Torri Gemelle, attentati, mucca pazza, aviaria, Sars, eruzioni vulcaniche, tsunami e terremoti: Noi ci siamo sempre rialzati, rimboccato le maniche e ripreso il nostro lavoro. Abbiamo sempre fatto da soli, impegnandoci per superare tutte queste difficoltà. Ma stavolta no! Non possiamo farcela! Perlomeno non da soli. Si parla tanto di aziende, ma avete dimenticato che le “aziende” sono fatte di persone? Persone che lavorano e danno lavoro, siamo famiglie”.

“Noi le tasse le abbiamo sempre pagate. Adesso non potremo farlo più: non ne avremo la possibilità. Tra Noi ci sono “aziende” familiari, “aziende” storiche che vantano generazioni di professionisti. Chi, meglio di Noi, sa di cosa abbiamo bisogno per riprendere le nostre attività? Abbiamo chiesto alle Istituzioni (Regioni e Stato) di ascoltarci, di investire sul nostro futuro. Oggi siamo coscienti che, per tanti di noi, questo futuro non ci sarà. Dovremo abbassare le saracinesche del nostro amato lavoro; con la nostra passione ed esperienza, Noi realizziamo i sogni dei nostri clienti. Dovremo mandare a casa i nostri dipendenti, che, dopo tanti anni di collaborazione, sono anche la nostra famiglia. Sappiamo anche che, per chi chiuderà, trovare lavoro in questo momento di crisi sarà impossibile. Ci chiedete la riapertura, ma per vendere cosa? Servizi inesistenti. La nostra partenza sarà così lenta che allora Noi non ci saremo più. Non possiamo permettere alla Istituzioni di decimare la nostra categoria. Per questo le nostre attività resteranno chiuse, finché non si adotteranno le misure necessarie per non lasciare a casa migliaia di famiglie”.

“Proponiamo le seguenti misure per gli anni 2020 e 2021: 1) Finanziamento a fondo perduto nella misura dell’80% in rapporto sulle perdite di fatturato in relazione al bilancio dell’anno precedente; 2) Credito d’imposta a far valere su tutti gli oneri contributivi e a garanzia di tutti i lavoratori inclusi i titolari, tasse ed eventuali costo d’affitto locali adibiti all’attività; 3) Applicazione tasso agevolato massimo 2% su rinegoziazione e piano di rientro su esposizioni e fidi bancari preesistenti e abolizione costo di gestione pratica, con obbligo di stipula polizza a garanzia all’1%; 4) Moratoria per 2 anni del fondo di garanzia. Garanzia da parte dello Stato sul credito vantato dalle agenzie Iata e non Iata, in caso di costituzione di nuova società Alitalia e conseguente Bad Company; 5) Applicazione contratti di solidarietà per il mantenimento della forza lavoro; 6) Cassa integrazione ordinaria ed in deroga almeno fino al 31 dicembre 2020 o, fino ad effettiva ripresa del Turismo; 7) Esonero Contributi Inps: a) Esonero totale dei contributi Inps fino al 31/12/2020, con successivo piano di incentivazione e riduzione per ulteriori 12 mesi; b) Sostegno al reddito dei lavoratori autonomi e/o titolari per un importo fisso pari a € 1.000 mensili fino al 31/12/2020; c) Bonus per acquisto tecnologie da adibire allo Smart Working; 8) Pagamento bollette 2020 dei soli oneri contrattuali e dilazione per i consumi in 24 mesi a partire dal primo gennaio 2021; 9) Anno di pace fiscale per gli anni 2020-2021; 10) Buoni Voucher/Card commissionabili dovranno essere spendibili esclusivamente presso le agenzie di viaggi tramite la filiera turistica con seguente iter: Fornitore servizi (servizi alberghieri) – Acquisto dal Tour Operator –Rivendita presso Agenzia di Viaggi”.

Al Governo viene chiesto di riconoscere pertanto Il Tour Operator come organizzatore e l’Agenzia di Viaggi con intermediario. Si ipotizzano, inoltre, una serie di soluzioni a sostegno del Turismo Scolastico: “Obbligo pagamento ed accettazione fatture emesse da parte delle scuole per spese sostenute per acquisto servizi preparati dai Tour Operator; emissione voucher dell’Organizzatore a 60 giorni dalla ricezione da parte dei fornitori; garanzia da parte della Regione o Stato dei crediti avanzati dai fornitori in caso di insolvenza di vettori aerei o struttura ricettiva; corresponsione del 20% del valore dei bandi assegnati e cancellati dal 23 febbraio sino alla fine dell’anno scolastico in credito di imposta da scontarsi nei prossimi 24 mesi”.

A fronte della grave crisi in essere, viene ritenuto fondamentale il sostegno alle Imprese, mediante: “Rifinanziamento della CIG in deroga per ulteriori 9 mesi (totale 12 mesi), e renderla Attiva cioè permettere al lavoratore la presenza in ufficio per preparare il rientro alla normalità; esonero pagamento contributi INPS per 12 mesi; esonero di tutti i pagamenti fiscali per 12 mesi; rinvio della copertura delle perdite del bilancio 2020, spalmabili in cinque anni; sensibilizzazione dei dirigenti scolastici, da parte del Miur, alla pianificazione ed organizzazione dei viaggi scolastici anno 2020-2021 per la promozione della Regione Sicilia”. “Si richiede – conclude la nota – un imminente Tavolo Tecnico con le Istituzioni competenti per discutere le problematiche del settore in vista di una eventuale riapertura e che lo stesso sia un permanente punto di incontro tra gli esperti e tecnici del settore e Istituzioni stesse”.

 

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