Nove cittadini tunisini sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, dopo gli ultimi sbarchi avvenuti sulle coste agrigentine e lampedusane. Sei sono finiti in manette per avere fatto reingresso in Italia dopo che essere stati espulsi.
All’identificazione dei tunisini, i poliziotti della Mobile sono arrivati grazie ad una attività di intelligence: comparazioni delle impronte digitali e delle foto segnaletiche. I 9 sono stati arrestati nel centro d’accoglienza di Villa Sikania, a Siculiana (Ag).
Due di loro, inoltre, dovevano scontare delle condanne per reati precedentemente commessi nel territorio nazionale e uno, in particolare, per rapina e lesioni aggravate. Altri due migranti, invece, sono stati arrestati per essere tornati dopo essere stati respinti con provvedimento del Questore. Un altro ancora è stato arrestato perché deve scontare una condanna per incendio, lesioni aggravate e violenza privata.
Intanto i settanta tunisini bloccati dopo lo sbarco di ieri, domenica 24 maggio, a Palma di Montechiaro saranno trasferiti a Taranto.
I migranti, erano condotti nella tensostruttura attigua alla banchina di Porto Empedocle, sono stati identificati e sottoposti a visita sanitaria.
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