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“Noi non aderiremo alla maggioranza“, affermano Elena Pagana e Valentina Palmeri, ex Movimento 5 Stelle all’Ars che hanno abbandonato i grillini e, insieme agli altri tre deputati regionali Mangiacavallo, Tancredi e Foti, hanno dato vita al nuovo gruppo parlamentare Attiva Sicilia. Pagana e Palmeri sono le ospiti della puntata numero 113 di ‘Bar Sicilia‘, la trasmissione de ilSicilia.it condotta da Maurizio Scaglione e Manlio Melluso.
Le due inquiline di Sala d’Ercole non rinnegano la loro esperienza nel M5S e ne ribadiscono la bontà di alcuni principi: “Al Movimento 5 Stelle dobbiamo tanto – dice Pagana, che sottolinea – Il M5S ha inaugurato un modo diverso di intendere la politica. Per questo non abbandoneremo il concetto di portavoce e continueremo a decurtare i nostri stipendi“.
Palmeri spiega invece quali sono stati i motivi che, con il passare del tempo, hanno determinato la rottura e l’abbandono del gruppo parlamentare: “E’ mancato il nostro faro – afferma la deputata regionale – In aula avremmo dovuto appoggiare le buone proposte che arrivavano e tentare di portare avanti qualcuno dei punti del nostro programma. E’ mancata la visione, non aveva più un senso stare lì. Sembrava quasi – rincara la dose Palmeri – di fare passare il tempo facendo opposizione cieca: talvolta ci sta, altre volte no. Come nel caso ella votazione della legge sui rifiuti: quella è stata un’occasione mancata, di fatto abbiamo deciso di non dire la nostra“.
Insomma, si tratterà di portare avanti un’opposizione costruttiva. Rispedita al mittente dalle due deputate l’ipotesi di fare da stampella alla maggioranza che sostiene Musumeci: “La nostra opposizione sarà Attiva – afferma Pagana –, non a caso abbiamo scelto questo nome. Non ci stiamo avvicinando a Musumeci, ci stiamo avvicinando ai cittadini“. Sulla stessa lunghezza d’onda Palmeri: “Non si tratta di andare verso Musumeci, ma di rimanere equidistanti, per questo non possiamo entrare all’interno della maggioranza“.
Tornando all’addio dei cinque deputati del mondo pentastellato, Pagana riflette sull’attuale scenario nazionale e sulle ripercussioni sui territori, in particolare per quel che concerne l’alleanza di governo del M5s con il Partito Democratico: “Il Pd non è nelle corde del M5s. Contestualizzando l’argomento sul territorio, possiamo dire che il m5s si è posto come alternativa al Pd: che ci sia un problema di fondo è inutile negarlo. La stessa sindaca di Torino Chiara Appendino ha detto ‘sui territori non appiattiamoci sul Pd’“.
Restando sul tema territori, Pagana parla del suo, quello di Troina, città di provenienza della deputata regionale, che è stata zona rossa durante l’emergenza coronavirus: “A Troina per fortuna e per bravura del personale sanitario la situazione è diversa da quella di qualche mese fa – dice – C’è stato un intervento tempestivo della Regione. Oggi si stanno facendo i test sierologici previsti per i quattro comuni zona rossa“.
Ultima battuta riservata a Valentina Palmeri che parla della sburocratizzazione necessaria per il rilancio dell’economia e delle iniziative legislative intraprese su questo argomento: “Analizzeremo il disegno di legge Sammartino nel merito di ogni proposta anche se da quello che abbiamo visto ci sono già delle forti criticità“. Infine una battuta al vetriolo su un altro dei capisaldi dei cinquestelle: “Terzo mandato? All’interno del M5s si sta riflettendo su questo, se fosse stata questa la nostra intenzione, forse, sarebbe stato più conveniente restare lì“.