L’artista bulgaro Christo Vladimirov Javacheff, noto con il solo nome Christo, è morto, per cause naturali la scorsa notte a New York.
Nella nota diffusa dal suo entourage per comunicare la sua scomparsa si legge: “Christo ha vissuto la sua vita nel modo più pieno, non solo sognando ciò che sembrava impossibile, ma realizzandolo“.
L’annuncio è avvenuto attraverso i suoi canali social.
Christo sarebbe dovuto venire a Palermo il prossimo anno per ricevere il riconoscimento de “La rosa D’Oro“, ideato nel 1984 da Jorge Luis Borges e organizzato dalla libreria Novecento, destinato a personalità che si sono distinte nel panorama mondiale per il loro genio creativo.
Madison Cox, lo scorso maggio a Villa Malfitano, al termine della cerimonia aveva dichiarato il suo ‘successore’ nominando proprio Christo.
Tra i più importanti esponenti della Land Art ovunque è intervenuto ha aggiunto eleganza e delicatezza al paesaggio naturale, così come è stato nel 2016 sul Lago d’Iseo con l’opera The Floating Piers.
Una carriera ultra decennale accanto alla compagna di vita e manager Jeanne-Claude (scomparsa nel 2009) durante la quale ha “imballato e impacchettato” il mondo definendo uno stile inconfondibile sul dictat di non voler “usare chiavi politiche, letterarie o religiose“.
Quest’anno avrebbe dovuto impacchettare l’Arco di Trionfo a Parigi e il progetto rinviato per la pandemia, come reso noto dal suo ufficio in queste ore, è riprogrammato per l’autunno 2021 e sarà la sua opera definitiva.
Oltre all’ultimo intervento del 2016 in Italia Christo aveva realizzato diverse opere: nel 1968, insieme a Jeanne-Claude Christo aveva impacchettato una torre medioevale a Spoleto.
Poi aveva avvolto di spaghi e nastri il monumento a Leonardo da Vinci a Milano e nel 1973 le mura aureliane di Roma (Wrapped Roman Wall); ad aiutarlo allora c’era anche l’artista siciliano Renato Guttuso.
Il messaggio ufficiale del suo ufficio si conclude citando una frase dell’artista, attinta da una lettera del 1958 nella quale Christo scrisse: “La bellezza, la scienza e l’arte trionferanno sempre”.
Sintesi ineccepibile della sua vita.