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Per la rubrica «Professionisti Geniali», Roberta Cannata e Andrea Giostra intervistano l’autore televisivo con la “passione dell’orto”, Ninni Santoro.
L’INTERVISTA
Ciao Ninni, benvenuto a “Professionisti Geniali” e grazie per aver accettato il nostro invito. Nella vita professionale sei un “Autore” di programmi televisivi. Sia in Rai che a Mediaset sei sempre a contatto con le Star della TV. Ci racconti del tuo lavoro?
Grazie a voi di avermi invitato. Ho iniziato la mia carriera come segretario di redazione, fotocopiando le scalette, e studiandole a casa dopo il lavoro ho imparato a conoscere i tempi e il linguaggio televisivo. La cosa che mi ha sempre incuriosito della tv è stata e lo è tuttora la fase preparatoria di un programma, dall’idea iniziale alla realizzazione. Attualmente curo, insieme ad altri validi colleghi, uno o più spazi de La Vita in Diretta in onda su Rai 1 condotto da Alberto Matano e Lorella Cuccarini.
Se diciamo Rivoluzionare la propria Vita cosa rispondi? Negli anni ‘80, prima di approdare in TV, eri un noto commercialista romano con uno studio avviato e diversi clienti famosi. Contro il parere di tutti, decidi di cambiare la tua vita e di fare del “Set Televisivo” il tuo lavoro. Ci racconti com’è andata?
Arrivai a Roma nel 1983 con un diploma di ragioniere e su consiglio di mio padre, presi l’abilitazione come ragioniere commercialista per esercitare la professione. In poco tempo aprii uno studio in un noto quartiere romano, e nonostante mi fossi affermato nel campo non ero pienamente soddisfatto; un bel giorno contro il parere di tutti decisi di chiudere lo studio e comincia a lavorare in televisione, prima con Mediaset come redattore a Forum, storico programma di Canale 5 e poi via via in altri programmi fino all’assunzione a tempo indeterminato Ma con quella tipologia di contratto non potevo dare spazio alla mia creatività e ancora una volta, decisi di rischiare, e mi dimisi per esercitare la libera professione come autore, un pazzo? No, è che nella vita non si devono avere mai rimpianti, e io non ne ho.
Sei figlio d’Arte, tuo padre, Arnaldo Santoro, è stato un grande autore di trasmissioni cult che hanno fatto la storia della Televisione come “Quelli della notte” e “Indietro Tutta” capitanate da Renzo Arbore. Raccontaci qualche aneddoto di quando andavi in studio con tuo papà. Quali sono stati i suoi insegnamenti sul lavoro che ami ricordare?
Da mio padre e da mio fratello Massimo, anche lui autore di successo, ho imparato moltissimo, sono stati i miei grandi maestri. I famosi dialoghi del programma “Indietro Tutta” (Volante 1 a Volante 2) nascevano nel tragitto dall’albergo in cui viveva Alfredo Cerruti, noto autore e voce degli Squallor , e la Rai. Percorso che quotidianamente facevo con mio padre e mio fratello: è da loro che ho imparato che si possono fare bellissimi programmi anche divertendosi, conoscendo anche tante belle persone, perché le occasioni professionali sono sempre occasioni di incontro.
La Televisione la guardano circa il 98% degli Italiani, praticamente tutti. Chi fa televisione ha una grande responsabilità di comunicazione nei confronti del pubblico. Secondo te com’è cambiata negli ultimi anni la TV?
È cambiata moltissimo, ma soprattutto è cambiato il pubblico rispetto a quello che c’era prima. Con l’avvento di Internet e della tecnologia il modo di fare televisione si è trasformato. Oggi viene fatta una tv più moderna con un linguaggio comprensibile a tutti, ad esempio prima nelle trasmissioni come “Canzonissima” si votava spedendo tramite posta ordinaria le cartoline, oggi c’e il televoto e con un click puoi votare comodamente da casa. In più oggi abbiamo una vasta gamma di canali tematici come musica, documentari, cucina e puoi scegliere il genere che ti soddisfa di più. Poi con l’avvento dei “Format” molte trasmissioni vengono adattate in base alle esigenze dei paesi che le acquistano.
Al momento sei impegnato con “La Vita in Diretta” su Rai 1, condotta da Alberto Matano e Lorella Cuccarini. Quanto lavoro c’è dietro ad una trasmissione così importante che va in onda tutto l’anno?
Moltissimo. Essendo una trasmissione di informazione ed attualità devi essere, come si dice in gergo, sempre ”sul pezzo” pronto a stravolgere la scaletta in base alle notizie che arrivano last minute. La giornata di solito inizia alle 10.30 della mattina, dove si fa riunione di scaletta con i conduttori e si stabiliscono gli argomenti che verranno trattati nel corso della puntata, poi ogni autore visiona i vari filmati che andranno in onda e subito dopo ci si prepara per la diretta. A fine puntata ci si riunisce per decidere gli argomenti che verranno trattati il giorno dopo. Chiaramente essendo un programma di oltre 2 ore ogni autore ha il proprio spazio. Questa edizione in particolare per me è stata una grandissima scuola dandomi anche la possibilità di lavorare con due grandi professionisti come Lorella ed Alberto.
Ci racconti un episodio divertente che ti è capitato nel backstage durante la diretta di un programma?
Durante il programma “Forum” i Concorrenti venivano aiutati con alcuni cartelli, in gergo detti ”gobbi”, dove erano scritte delle parole chiave che servivano ad aiutarli durante l’esposizione del dibattimento davanti al giudice. In una delle puntate, non essendoci questi cartelli, mi ero nascosto nella nicchia del podio di uno di questi Concorrenti e gli ho sussurrato una parola chiave, ma il concorrente incurante del fatto che fossimo in diretta davanti a circa 2milioni di spettatori, abbassò lo sguardo dicendomi ad alta voce: “come scusa? non ho capito!”… Tutti si misero a ridere e fu davvero un episodio comico.
Chi è invece Ninni nella quotidianità, nella vita al di fuori del lavoro?
Una persona che coltiva varie passioni come la musica (mi piace molto andare ai concerti jazz), il teatro, guardo molta televisione e mi definisco un onnivoro di spettacoli in generale. Amo stare in famiglia e coltivare i miei affetti.
Come ben sai Noi siamo alla ricerca di “Professionisti Geniali” e Tu lo sei al 100%. Sei un Autore Televisivo di successo, lavori nello showbiz, hai ritmi spesso frenetici ma una grande passione per la Natura, a tal punto che coltivi un vero grande Orto! La mattina presto e la sera tardi lavori la terra come un agricoltore. Ci racconti com’è nata questa idea e i segreti dell’Autore-Contadino?
L’idea è nata perché ho avuto sempre il piacere di vivere in campagna immerso nella natura (prima in puglia e poi quando sono arrivato a Roma), un giorno un contadino che mi portava la legna guardando un pezzettino del mio giardino mi disse “Ninni ma perché non ti fai un orto?” e la mia risposta fu: “ma come si fa un orto?”. Lui con grande tranquillità mi spiegò come iniziare, ma in realtà dopo mi disse che me la dovevo cavare da solo! Preso dal panico cominciai a comprare libri su come fare un orto e quali fossero le piante da coltivare mai immaginando che sarebbe diventata poi la mia più grande passione. Il segreto per mantenere intatti i sapori genuini dei prodotti che coltivo è cucinarli senza mischiare i sapori (no spezie,no sughi,no creme), solo così non si altera il gusto e puoi godertelo al 100%.
Durante una chiacchierata ci hai confidato che: “Con la Natura si comunica attraverso il Silenzio e non con le parole”. Tu come ci riesci?
Perché ho scoperto che spesso le parole possono essere inutili, ogni essere vivente si esprime a modo proprio e le piante non potendolo fare si esprimono attraverso dei comportamenti. Io devo dire che ho imparato a comprendere il loro linguaggio.
I tuoi consigli pratici per chi volesse iniziare a creare il proprio “orto cittadino”?
Grande pazienza, grande passione, avere un piccolo pezzetto di terra (anche un vaso sul balcone) e tanto amore per la natura.
In questo periodo dell’anno quale tipo verdure ci consigli di mangiare?
Zucchine verdi e romanesche (quelle con il fiore), insalata (cappuccina, canasta, lattuga), melanzane (tonde o lunghe) e peperoni.
Sappiamo che sei un grande appassionato di teatro. Raccontaci com’è nata questa passione. Cosa rappresenta il teatro per te e quali i generi teatrali che ami di più?
La passione del teatro è nata in alternativa a quella della musica, spesso con il lavoro che faccio vado a diverse prime teatrali e poi grazie a molti amici attori mi sono sempre più avvicinato a questo mondo. Inizialmente mi piaceva molto “la commedia” ma poi piano piano mi hanno incuriosito anche altri generi. Il teatro per me è uno svago ed un momento per staccare dalla quotidianità.
Sei un appassionato di musica e di jazz in particolare. Una domanda sulla musica, a questo punto, è d’obbligo e la facciamo introducendola con due brevissime citazioni di due grandi jazzisti. «Ci sono due tipi di musica: la buona musica e tutto il resto» Duke Ellington; «Se hai bisogno di chiedere cos’è il jazz, non lo saprai mai» Louis Armstrong. Cos’è per te la musica e quale la “buona musica” citata da Ellington? E poi, cos’è per te il jazz e cosa ti trasmette che altri generi musicali non riescono a fare?
Per me la musica è tutto, posso passare intere serate ad ascoltare buona musica, per me tutto ciò che è emozione è buona musica. Io sono cresciuto ascoltando jazz in casa, mio padre ci ha allevato a pane ed Armstrong, il jazz è la colonna sonora della mia famiglia e mi trasmette allegria, voglia di vivere e positività.
Se dovessi consigliare ai nostri lettori tre film da vedere quali consiglieresti e perché?
Andrei per generi: sentimentale l film romantico: “Notting Hill” perché a tutti piacerebbe quello che succede nel film a Hugh Grant. Divertente e surreale: “Mamma ho perso l’areo” perché mi ricorda la mia numerosa famiglia. Giallo “Intrigo Internazionale” di Alfred Hitchcock.
Quali sono le Icone della Tv con le quali avresti voluto lavorare?
Se fossi stato un autore di quiz sicuramente Mike Bongiorno perché rappresenta l’icona assoluta di quel genere. Del varietà Sandra Mondaini e Raimondo Vianello perché è stata la coppia per antonomasia. Dell’informazione Enzo Biagi.
Prima di salutarci ecco la nostra domanda di rito: “Che cos’è per Te la genialità”?
Ogni cosa che mi emoziona la definisco geniale. Quindi i geni li trovo in qualsiasi campo. Se dovessi farti un esempio ti do due nomi… Fabrizio De André e Pino Daniele.
Grazie Ninni, e come dice la canzone “Viva la Rai”!
Roberta e Andrea
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