L’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha comunicato che è stato ammesso a finanziamento per la valorizzazione del fiume Oreto una cifra intorno ai sei milioni di euro.
“Il progetto presentato dal Comune di Palermo, elaborato dagli Architetti Sarta e Liuzzo nell’ambito dell’azione 6.5.1 del PO FESR Sicilia 014/2020. Il progetto è volto al recupero della zona compresa tra il ponte Corleone e la foce del fiume e prevede il ripristino ambientale con interventi che vanno dalla rimozione discariche di inerti e rifiuti urbani alla demolizione di fabbricati abusivi. Un’ottima notizia per il futuro della riqualificazione del Fiume Oreto che sommata agli altri interventi già previsti come l’eliminazione degli scarichi fognari all’intervento in itinere da realizzare con i fondi del FAI ritengo possano cambiare il volto da fogna a cielo aperto a luogo naturale e patrimonio della collettività. Il percorso intrapreso due anni fa che ha visto il coinvolgimento di decine di associazioni ambientaliste, l’Assessore al territorio e Ambiente Toto Cordaro, l’assessore Giusto Catania e la terza commissione che mi onoro di presiedere, sta raccogliendo i primi frutti. Tutti insieme siamo impegnati a consegnare alla città di Palermo ma anche alle cittadine di Altofonte e Monreale un nuovo e vivibile fiume. La strada è ancora lunga e tortuosa ma sono certo che riusciremo, visto l’impegno di tanti uomini e donne impegnate, a raggiungere la meta”.
Ad affermarlo è il consigliere Paolo Caracausi, presidente della terza commissione consiliare.
Sulla stessa linea di pensiero si pone il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “L’approvazione del progetto comunale per il fiume Oreto, che sarà finanziato con fondi europei per oltre 5 milioni di euro, rappresenta un punto di svolta per il futuro dell’area. I fondi della Rete Natura 2000 permetteranno infatti di procedere alla sistemazione ed alla realizzazione di sentieri e percorsi di visita, il mantenimento e il recupero di siepi, arbusti e filari di alberi in aree agricole, la riqualificazione del bacino fluviale, l’eradicazione di specie infestanti autoctone, la realizzazione di un centro di educazione ambientale e di punti di accoglienza, l’organizzazione di azioni di sensibilizzazione ambientale, la creazione di un museo di sculture a cielo aperto nel territorio della valle dell’Oreto. Una buona notizia che segue ed in parte è figlia del premio assegnato lo scorso anno dal FAI, che con un contributo di circa 60 mila euro ha permesso di dare avvio a tutto questo. Il Comune proseguirà questo percorso in sinergia con la Regione e gli altri Comuni del bacino fluviale ma soprattutto con i cittadini e i comitati che in questi anni sono stati promotori e stimolo per decine di iniziative, di cui ora finalmente potremo raccogliere i frutti“.