E’ previsto per dopo le 18 nel porto di Pozzallo l’arrivo della nave Jonio della Mediterranea Saving Humans con 67 migranti a bordo, salvati nella sera di venerdì 19 giugno da un’imbarcazione a rischio naufragio a 48 miglia da Lampedusa.
“Su indicazione del Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano (Mrcc), la nostra nave Mare Jonio si sta ora dirigendo verso il porto di Pozzallo, dopo avere effettuato ieri sera il salvataggio di 67 persone che si trovavano alla deriva, a rischio di naufragio, a 48 miglia da Lampedusa”. Così in una nota Mediterranea Saving Humans.
“Sono stati giorni difficili, in cui abbiamo visto con i nostri occhi la violenza e la morte che attraversano il Mediterraneo – prosegue la nota – Adesso chiediamo che i profughi che siamo riusciti a portare in salvo, provati dalle condizioni terribili di detenzione in Libia e dalla lunga permanenza in mare, possano essere sbarcati senza esitazione, affinché siano dignitosamente accolti in Europa. Chiediamo che la stessa cosa avvenga anche con le 211 persone tratte in salvo da Sea Watch. Chiediamo che le nostre navi vengano messe prima possibile nella condizione di tornare a navigare, perché lì fuori adesso non è rimasto più nessuno a portare soccorso, mentre ogni giorno bambini, donne e uomini annegano nel silenzio o vengono catturati dai miliziani libici e riportati agli orrori da cui stavano cercando di fuggire”.
E’ già pronta la macchina dell’accoglienza a Pozzallo dove i migranti sbarcheranno per poi essere trasferiti nel locale hot spot. Tra l’altro in coincidenza col loro arrivo sulla banchina del porto è prevista una santa messa in onore del co-patrono di Pozzallo, San Giovanni Battista, di cui oggi cominciano i festeggiamenti nella cittadina marinara del Ragusano.
La dichiarazione del deputato nazionale della Lega Nino Minardo
“Ci risiamo. Stanno arrivando a Pozzallo altre 67 persone, salvate a nord di Lampedusa. Donne e uomini nelle mani di gente senza scrupoli che di fronte alla mollezza delle nostre istituzioni, approfitta delle condizioni disperate di chi migra e fa soldi sulla pelle della povera gente. Il governo di Roma continua ad autorizzare sbarchi, a vilipendere i siciliani in una regione che si avvicina a diventare ‘Covid free’ solo perché la sua gente è responsabilmente stata a casa, quando doveva e continua a evitare assembramenti e resse adesso”.
“Mentre la Sicilia punta sul turismo per rilanciarsi, per il governo che continua a parlare tanto e a mantenere poco in termini di aiuti, resta sempre terra di approdo, con i rischi consequenziali – conclude – E la mia provincia, con il suo porto di Pozzallo, in particolare, è di nuovo sotto la spada di Damocle del rischio“.