Il presidente Musumeci è in Aula a sciorinare il suo programma attuato a metà della sua Legislatura. Una frecciatina lanciata all’Aula prima di leggere le sue 30 pagine che sono un sunto degli obiettivi raggiunti con il suo governo. “Credo sia la prima volta che un presidente di questa regione svolga un documento a metà legislatura, eppure, la norma regolamentare, è che tutti ritenevamo fosse assolutamente non applicata per volere unanime risale a 17 anni fa“. Un sassolino nella scarpa ripreso da un post di Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima, in un post di replica a Claudio Fava, che ieri aveva puntato il dito contro ‘l’aristocrazia’ di Musumeci: “Come avevamo annunciato oggi – è il post di Aricò – Nello Musumeci è il primo governatore che relaziona al’Ars. Caro Claudio Fava, lasciamo a te le polemiche e le figuracce. Noi preferiamo i fatti”.
Numerosi i punti toccati dal governatore a Sala d’Ercole. Dalla pesca all’agricoltura passando dalla stabilizzazione dei precari regionali, alle Zes al centro direzionale: “volontà di questo governo“.
“Posso con orgoglio affermare che parecchi obiettivi sono stati raggiunti e che altri attendono di essere attuati nella seconda metà di questa legislatura ma sulle iniziali prospettive programmatiche stanno pesando e peseranno le conseguenze disastrose dell’epidemia influenzale“. Afferma Nello Musumeci. Poco prima dell’inizio dell’intervento del governatore il Movimento cinque stelle ha abbandonato l’Aula per protestare contro la mancata presentazione della relazione nei tempi previsti dal regolamento del Parlamento regionale. “Mi amareggiano i malesseri di alcuni deputati sulla mancata consegna del testo scritto e di questo mi dolgo e mi scuso, ma ho il cattivo carattere di non delegare ad altri quello che devo riferire in Aula – ha sottolineato Musumeci -. Non sono riuscito in tempo a completare in tempo una relazione che ripercorre l’attività portata avanti finora“.
Prima di abbandonare l’Aula il capogruppo del M5S afferma dal pulpito di Sala d’Ercole: “La mancata trasmissione in anticipo del documento ai deputati, come previsto dal regolamento è la goccia che ha fatto traboccare il vaso della nostra pazienza e l’ennesima prova dell’assoluta mancanza di riguardo di Musumeci nei confronti di questa istituzione, che, tra l’altro, ormai diserta sistematicamente. È più che evidente l’intento del presidente di evitare il confronto coi deputati e di dare il via all’ennesima celebrazione del nulla senza contraddittorio. Sono tantissime le cose di cui sarebbe piaciuto chiedergli conto e ragione. Speriamo che ce ne sia data occasione in futuro, ma a questo punto ormai non ci meravigliamo più di nulla”.
Il governatore presenta all’Aula anche l’ultimo assessore arrivato tra le sue fila: Alberto Samonà della Lega. Snocciolando inoltre anche i progetti di riqualificazione dei parchi archeologici e i progetti che l’assessorato ai Beni Culturali sta attuando. Parole anche per il corpo Forestale “Per noi va potenziato e dotato di ogni strumento. Con la legge proposta dal governo è stato eliminato il blocco del turn over. E’ stato avviato il processo per i concorsi“.
Musumeci ha acceso anche i riflettori anche sul sistema rifiuti. “Si è costruito e alimentato nel corso degli ultimi decenni nel settore dei rifiuti un sistema per favorire un perverso intreccio tra politica, burocrazia e imprenditoria privata. Perverso – ha aggiunto – perché l’obiettivo finale non era assicurare un primario servizio, ma si è dato vita ad un pericoloso oligopolio che controlla circa l’80% del ciclo dei rifiuti con politica assente, o per lo meno distratta e qualche volta acquiescente. La politica a tutti i livelli e in tutti i settori ha potuto procedere all’assunzione, senza concorso, di migliaia di persone in quel comparto, che oggi rende in quest’aula quelle persone il pegno umano su cui trovare l’intesa per portare al voto il Ddl sui rifiuti presentato lo scorso anno da questo Governo“.
Finita la Relazione di Musumeci. Il presidente dell’Ars bacchetta il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle: “Abbiamo scelto con tutti i capi gruppo di ascoltare il governatore. Il gesto plateale non fa bene a nessuno. Non apro il dibattito perché la rinvieremo. Quindi dichiaro chiusa la seduta“.