Dopo il pronunciamento della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale “per violazione dell’articolo 3 della Costituzione” la norma, contenuta nel decreto sicurezza voluto nel 2018 dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo, arriva l’intervento del sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Siamo stati i primi, il 2 gennaio del 2019, ad annunciare che a Palermo non sarebbe stato applicato l’incostituzionale decreto dell’eversivo ministro Salvini che negava l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo. Oggi la Corte Costituzionale conferma la correttezza del nostro operato, volto alla tutela di diritti di tutti e di ciascuno – afferma il sindaco Orlando – In questi mesi – aggiunge – ho personalmente firmato centinaia di iscrizioni anagrafiche al termine delle regolari procedure di verifica e controllo, sollevando cosi’ i funzionari comunali da responsabilità ma anche da timori volgarmente alimentati da pezzi della politica nazionale e locale. Ora quei funzionari potranno riprendere ad espletare le pratiche in piena tranquillita’, mentre e’ stato stoppato il tentativo eversivo di negare alcuni principi cardine della nostra Costituzione. Matteo Salvini come Ministro e’ per fortuna un brutto ricordo ma quei decreti sicurezza sono ancora un incubo che interroga e mette in mora la nuova maggioranza e il Governo Conte”.