Che cosa può significare “SONO ADDOLORATO PER SANTA SOFIA” le semplici parole dette da papa Francesco su quanto accade a Istanbul?
È un discorso aperto e giustamente non intimidatorio come hanno fatto invece tutti i giornali e i notiziari occidentali di area cattolica che hanno criticato aspramente la dichiarazione del dittatore turco musulmano che restituisce la ex basilica cristiana poi moschea fino al 1937, nuovamente a luogo di culto come moschea.
Era stata trasformata in museo da un dittatore laico per convenienza politica e perciò approvato da tutti i governi di allora, ma la decisione di questo nuovo dittatore musulmano oggi si contesta come uno scandalo politico. Certo non poteva restituirla ai cristiani ortodossi di un impero decaduto dal 1453!
Il Papa rappresenta tutti i Cristiani non solo i cattolici (bisogna ricordarselo) ma non rappresenta gli Ortodossi. La Santa Sofia giustinianea fu cattedrale dal VI secolo d.C.fino al.1453 quando nacque l’impero ottomano. Solo da circa 80 anni era dunque Museo e visitato con sbigliettamento da milioni di turisti. Non sappiamo se a pagamento, ma il dittatore in questione ha sottolineato che la Moschea -Santa Sofia – sarà aperta a tutti come del resto San Pietro a Roma.
Sul piano della autodeterminazione dei popoli e del diritto di libertà religiosa, il dittatore odierno ha il diritto di farlo ed è anzi suo dovere nei confronti di tutti i musulmani. Resta un ordine dittatoriale innegabilmente come del resto fecero in Francia gli illuministi con le chiese cattoliche e gli stessi italiani unitari nel 1866 con l’abolizione delle congregazioni religiose e l’incameramento dei beni ecclesiastici.
La frase del Papa è stata sofferta. Egli stesso ha sempre incitato le persone di buona volontà e di ogni fede religiosa ad operare per la pace nel mondo e soprattutto cristiani, ebrei e musulmani. Se i musulmani turchi riaprono come moschea una antichissima chiesa divenuta per opportunismo della modernità un museo, è solo ipocrita pretesto ricavarne lo scandalo proclamato da quegli stessi cristiani cattolici che per mancanza di fedeli hanno trasformato in musei tante chiese nella speranza di riconsacrarle al momento opportuno. Io me lo auguro sperando che ciò non accada per ordine di un dittatore.
Come cristiano preferisco che Santa Sofia torni moschea piuttosto che restare museo. Dico anche che anche i musei, per altro verso, sono luoghi sacri e dunque trovo ineffabili le parole del papa. Io sono dispiaciuto che si pensi in modo incoerente e opportunistico e che ci si serva ancora delle religioni per dividere i popoli e offendere l’intelligenza umana.