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Via Perpignano e Ponte Corleone: “Persi i fondi”, nuova tegola su Palermo

martedì 11 Agosto 2020
ex cariboni-perpignano-ponte corleone-02

Oltre 40 milioni di euro andati in fumo e tornati al mittente. Lo Stato si riprende i fondi destinati alla città di Palermo per opere mai realizzate e rimaste nel libro delle incompiute.

Nuova tegola sul Comune di Palermo in tema di Infrastrutture. Solo ieri ilSicilia.it raccontava dell’ennesimo caso di burocrazia lumaca nel Capoluogo siciliano. Oggi si scopre che la situazione del Patto per Palermo sarebbe più grave del previsto: i fondi necessari per mandare a gara i lavori per gli Svincoli di Via Perpignano e il Raddoppio del Ponte Corleone sarebbero ormai persi per sempre.

Si tratta dei fondi “ex Agensud” dei due appalti rescissi durante l’epoca Cammarata all’impresa Cariboni, che ormai non sono più disponibili. Troppi i ritardi accumulati dal Comune di Palermo per riappaltare le opere, e lo Stato se li è ripresi.

Lo conferma il deputato nazionale del M5s, Adriano Varrica, che dopo i recenti approfondimenti de ilSicilia.it sui due appalti rimasti nel libro delle incompiute palermitane, ha spiegato come stanno le cose al Ministero dei Trasporti.

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Il sindaco Orlando, il viceministro Cancelleri e il deputato Varrica

I circa 11 milioni di fondi FSC del “Patto per Palermo” per i due appalti ci sono ancora e sono utilizzati al momento dal Comune per l’aggiornamento dei due progetti, mandati a gara l’anno scorso. Da oltre un anno pero, tra l’emergenza Covid e i ritardi della burocrazia lumaca di via Ausonia, i due appalti – fondamentali per snellire il traffico in Viale Regione Siciliana – sono ancora ad un punto morto.

O meglio: per via Perpignano (LEGGI QUI) il neo RUP ha sollecitato l’apertura delle buste a settembre; mentre per il Raddoppio del Ponte Corleone (LEGGI QUI) a settembre dovrebbe esserci l’affidamento della progettazione definitiva, salvo ricorsi.

Ammesso che i due bandi vadano in porto entro il termine ultimo di dicembre 2021, questi progetti potrebbero rimanere solo sulla carta. Infatti questi bandi riguardano solo l’aggiornamento dei progetti, e non i lavori veri e propri.

«Da oltre un anno – spiega Varrica – sto monitorando i fondi del “Patto per Palermo” e tra questi anche quelli destinati alla Circonvallazione. Tutte le carte acquisite e gli stessi uffici facevano riferimento a interlocuzioni in corso tra Ministero e Comune di Palermo per chiarire l’esistenza o meno dei circa 41 milioni di euro di fondi ex Agensud destinati al “Raddoppio del ponte Corleone” e alla realizzazione dello “svincolo Perpignano”. Ho fatto emergere che queste interlocuzioni era su un binario morto da anni e nessun ente se ne curava. Solo a fine giugno finalmente sono riuscito a far mettere nero su bianco al Ministero che quelle risorse non esistono più. Dopo questa necessaria presa di coscienza – continua il deputato – ho subito mobilitato il MIT e Il Ministero per il Sud per individuare risorse per questi due interventi improcrastinabili, a partire dal Ponte Corleone. Sto facendo di tutto per trovare queste somme, senza che si perda un istante di più rispetto al necessario. Il Comune aggiudichi la gara per la progettazione quanto prima, lo Stato farà la sua parte. Sto anche lavorando affinché l’intervento venga realizzato da Anas, in maniera più rapida e agile rispetto al Comune di Palermo».

Nino Randazzo e Adriano Varrica M5S
Nino Randazzo e Adriano Varrica

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere pentastellato Nino Randazzo: «Il raddoppio del Ponte Corleone è la priorità assoluta per la città di Palermo, visti i rischi ed i pericoli per i cittadini. I ritardi di questi anni sono inammissibili; grave inoltre avere acquisito che la maggior parte dei fondi previsti nel 2016 per Ponte Corleone e Svincolo Perpignano non sono più disponibili. Abbiamo chiesto al Comune di Palermo di attivarsi immediatamente per richiedere nuovamente tali finanziamenti e lo stesso stiamo facendo noi col nostro portavoce Varrica, che ha avviato delle interlocuzioni in tal senso col Ministero».

Insomma, un vero paradosso che si aggiunge a questa lunga Odissea che dura ormai da quasi 20 anni.

Durissimo l’affondo contro la Giunta Orlando da parte della consigliera del gruppo “Oso“, Giulia Argiroffi.

Argiroffi

«Dietro lo scarica e rimpalla responsabilità, spettacolo indecoroso a cui l’Amministrazione ci ha abituati, si nasconde sempre il nulla di fatto a cui non possiamo e non vogliamo arrenderci per assefuazione: in gioco c’è la sicurezza, ma non è un gioco. Ben 18 anni fa del ponte Corleone sono state accertate “gravissime situazioni di dissesto strutturale”, tale “da generare una grave condizione di instabilità” e in questi 18 anni nessun intervento strutturale è stato posto in essere e la gravità della situazione può solo essere peggiorata. A chi può importare che il RUP è stato distaccato per un anno a Ustica? In che modo questo, come altre ridicole scuse, possono giustificare lo stato di insicurezza a cui siamo quotidianamente condannati? Siamo seri – attacca Argiroffi – questa Amministrazione ci prende in giro. Nel 2018, il sindaco Orlando e il suo braccio destro assessore Arcuri ci hanno accusati di “procurato allarme” quando abbiamo denunciato con un esposto la situazione, hanno minimizzato la situazione (non tecnicamente, nessun dato è stato fornito) e sono rimasti ancora fermi, costringendoci ad una attesa consapevole di tragedia possibile. Lo dimostrano i fatti perseverati per 18 anni: siamo in mano al nulla».

E aggiunge: «Bene l’inchiesta de ilSicilia.it. È fondamentale che l’informazione sollevi e tenga alta l’attenzione su temi tanto importanti su cui strategicamente l’Amministrazione cerca di distrarci. Va dato merito a chi informa dal 2018, svolgendo il proprio ruolo in maniera preziosa per la città».

 

 

Patto per Palermo, tabella fondi per incompiute Cariboni
Patto per Palermo, tabella fondi per incompiute Cariboni (SCARICA QUI IN HD)

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