Carissimi
Giunti al ns. 180° appuntamento mi corre fare una constatazione. “Mai, neanche da fidanzato ho avuto così tanti appuntamenti con la persona a cui tenevo”, sta diventando un legame serio, mi devo preoccupare?
Ci sono grandi professionisti che con cadenza anche giornaliera prendono in prima pagina il caffè o si sdraiano sull’amaca, ma quello è lavoro e davanti alla loro maestria non posso che togliermi il cappello, questo (il mio) è serio “cazzeggio” ventennale volto a tenere il filo con i conoscenti di una vita e con i tanti nuovi che nel frattempo sono saliti a bordo, ma soprattutto sono il frutto di una amicizia che mi lega al mio Amico “Maurizio” che mi ospita fin dal primo week end di vita di questo giornale on-line che giorno dopo giorno è diventato più grande di qualunque sogno, frutto dei tanti “ragazzi” (certamente nell’animo) che ci lavorano (è in questo caso il termine lavoro è appropriato) e al quale va il mio primo ringraziamento e “Augurio di Buon Ferragosto”.
Scrivere, soprattutto quando non rappresenta un mestiere è una sorta di terapia che in una certa fascia di età si manifesta con i diari, poi con la creatività, prima di arrivare alle “ultime memorie”, ma lo strumento con il quale lo si fa da anche una idea del carattere di chi lo fa, così come nel caso di “Epruno” che prende la parte ironica di tutta quella umanità che incontra “Renzo” facendo l’ingegnere da 35 anni e confrontandosi giornalmente con seri temi, legati alla sicurezza, all’impiantistica, alle manutenzioni, alla sorveglianza, alle progettazioni pur mantenendo un basso profilo fuori da qualunque stanza dei bottoni, come diceva Leopardi “non io, non già chi io speri”.
C’è un tempo per tutto nella vita e chi lo sa, il nostro amico precedente direttore è diventato assessore.
Questo feel-rouge narrativo non mi ha allontanato dai giovani e grazie al ben volere di qualche amico docente all’università, che mi ha spesso invitato per testimonianze e informazioni professionali, ho potuto trasformare queste esperienze di ribalta, in un aiuto per affinare gli strumenti della comunicazione e della didattica.
Quindi, non pensate si possa essere oggi alquanto soddisfatti per aver veicolato (a volte attraverso apparenti cazzate) temi seri e con un linguaggio diverso da quello dei noiosi talk con gli ospiti tuttologi?
È bastata una passeggiata in moto in città per far nascere il Gabbiano Ntuonio, il Gatto Obeso, il Pippino di i canuscienze o lo Zio Mario della cinta salva vita e tanti di quei personaggi o dei fatti che letti la prima volta avranno ingenerato la domanda “che voleva dire”, letti a 48 ore di distanza, hanno generato l’esternazione “ma guarda questo …” (Mamma non si tocca).
Ho raccontato senza offendere nessuno e diciamolo pure (senza nominare nessuno di reale) i caratteri e i difetti di questa società, senza necessariamente regalare ribalte a personaggi ben rappresentati nella colonna a sinistra rispetto la mia, ma ho stimolato dibattiti su ciò che nella mia ottica fosse il problema e non chi fosse il responsabile e perché, poiché questo è dovere di chi per mestiere scrive di cronaca o di giudiziaria e non con dilettante ironia e satira. Al vignettista bastano pochi tratti di matita per descrivere una situazione, nel mio caso sono costretto a ricercare aggettivi o parafrasi ma è lì che sta il divertimento e continuerò finché ne avrò voglia. Spesso chi mi conosce mi commenta: “ma non ti siddria?”
Qualcuno ricorderà l’esperienza radiofonica legata ad un acronimo F.Q.N.S. rimasto misterioso fino all’ultima puntata, “Fino Quannu Nci Siddria” che ha caratterizzato da sempre tutta la mia attività hobbistica e dilettantistica, ma sempre e comunque “professionale” poiché bisogna sforzarsi di ricercare sempre la qualità in ciò che si fa per garantirsi una soglia d’attenzione e per darsi stimoli ad un continuo miglioramento.
Non so, se, come accaduto ogni anno avremo opportunità con alcuni di voi, di rincontrarci o conoscere in occasione del 25 Ottobre per “Leggendo Epruno 10”, come avrete saputo, con il perdurare dell’emergenza dovuta a questa guerra dichiarataci da questo microscopico potente nemico, qualunque programma e data è suscettibile di modifiche, intanto in questi giorni di vacanza se lo vorrete potrete risfogliare il mio sito/blog www.epruno.it con la produzione ventennale di Epruno compresa quella dedicata al www.ilsicilia.it (presente anche nell’archivio blog “ Epruno – Il meglio della vita ”) e confermando una fidelizzazione con chi pur riposando come qualcuno di voi (oggi è necessario pensare che c’è chi sta lavorando per permetterci un sereno riposo), ha voluto esserci per trovare l’occasione di porgerVi un augurio di Buon Ferragosto.
Avremo tempo la prossima settimana per ricominciare a parlare di cose che non vanno.
Un abbraccio, Epruno