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“La mozione di sfiducia? Fa parte della dinamica politica e serve sostanzialmente a chiarire le posizioni, che valgono per oggi e per domani“. Parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa di presentazione delle attività inerenti ai festeggiamenti in onore di Santa Rosalia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha risposto così a una domanda sulla mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti da 19 consiglieri comunali. “Ho chiesto che venisse trattata al più presto. Comunque finisca… finirà bene“.
A presentarla sono stati 19 consiglieri dell’opposizione. “Si tratta di un atto importante – dice il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi Igor Gelarda – ma che rischia di restare solo un atto politico, una protesta dura senza effetti pratici se oltre ai 19 firmatari del documento non ci saranno altri 5 consiglieri della maggioranza che, appena il documento verrà portato in aula, voteranno la mozione di sfiducia“.
“Perché la mozione venga approvata ci vogliono i voti di almeno 24 consiglieri – aggiunge – Servono cinque voti in più per mandare a casa il sindaco Orlando. Faccio appello anche oggi ai consiglieri di maggioranza che amano questa città e che non possono ignorare che ormai Palermo è allo sfascio. Chi non voterà questa mozione non avrà più scuse, davanti agli occhi dei palermitani che non vedono l’ora che il sindaco Orlando vada via”.
L’appello della Lega è rivolto soprattutto “ai colleghi di Italia Viva che, nel recente passato, hanno dimostrato di avere una coscienza critica nei confronti dell’operato del sindaco Orlando e della sua giunta. Cinque voti in più per evitare che il disastro di questa amministrazione Orlando, continui per altri due anni“.