La seconda sezione del Tar della Sicilia, presieduta da Nicola Maisano, ha accolto il ricorso presentato dallo studio d’architettura francese Leclercq Associès, vincitore all’unanimità del bando di gara per la realizzazione del Centro direzionale della Regione Siciliana. Il Tribunale amministrativo regionale ha annullato il provvedimento di esclusione del vincitore per violazione e falsa applicazione, in quanto sono stati introdotti nuovi elementi di verifica, differenti rispetto a quelli stabiliti dal bando di gara.
Secondo i giudici amministrativi, la disciplina pubblicata correttamente dalla Regione Siciliana non legittimava il Rup ad escludere il vincitore del concorso così come, subito dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria in cui Leclercq Associés si è collocato al primo posto, a procedere nella richiesta di nuove produzioni documentali e dichiarazioni. Il Tar Sicilia rileva inoltre che i provvedimenti impugnati “non delineano in alcun modo la sussistenza di un rapporto di collaborazione stabile e abituale tra il presidente della Commissione aggiudicatrice e l’architetto Leclercq, alla luce dell’esiguità degli episodi di cooperazione indicati, solo tre, e della distanza temporale che li separa, superiore al quinquennio“.