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L’opposizione in Consiglio comunale ha depositato ufficialmente la mozione di sfiducia al sindaco Leoluca Orlando. A firmarla tutti e 19 i consiglieri dei gruppi di minoranza. Il documento raccoglie tutte le motivazioni di carattere politico e amministrativo che segnerebbero, secondo i firmatari, il fallimento della giunta comunale, ma anche lo sfilacciamento di una compagine che dovrebbe sostenere in consiglio le scelte dell’amministrazione.
Le minoranze credono di aver intercettato le correnti di un vento favorevole, interpretando il malcontento e la disaffezione di tanti dei palermitani contro il sindaco, ritenuto dai partiti firmatari il responsabile principale dei disservizi che fanno sprofondare Palermo in fondo a tutte le classifiche di vivibilità. Lo stesso Orlando è risultato all’ultimo posto della graduatoria del gradimento dei primi cittadini italiani, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore.
Ma, alla fine, la partita vera si disputerà a Sala delle Lapidi giorno 14 settembre. E il primo cittadino, avrebbe tutto l’interesse a giocarla quanto prima. In questi giorni d’attesa quello che colpisce è il silenzio dei singoli consiglieri che sostengono il professore. Probabilmente parleranno in aula e daranno prova della loro fedeltà politica al primo cittadino attraverso il voto. Ma anche le parole e persino i silenzi hanno un valore, specialmente in un momento tanto particolare per la città in cui tutti politici in primis dovranno prendersi le proprie responsabilità, decidendo se sfiduciare o meno la quinta sindacatura Orlando.