Gianfranco Serraino 55 anni, regista messinese, che fu secondo assistente alla regia nella serie La Piovra 6, è stato ucciso ieri con una coltellata nella sua casa di Los Angeles da un uomo che soffrirebbe di disturbi psichici. Oscuri i motivi dell’agguato, la polizia sta cercando l’omicida.
La notizia è stata data ieri su Facebook dalla moglie Lys Sparrow, che annuncia un memorial in suo onore domenica 27 settembre a Point Dume a Malibù dove la vittima avrebbe dovuto girare un servizio fotografico. Serraino aveva lasciato la Sicilia per andare a Los Angeles dove aveva incontrato la donna con cui si è sposato nel 2014.
“Gianfranco amava la moda – spiega la moglie sui social – il buon cibo, i vini pregiati e la vodka. Amava discutere di cultura e storia, ma soprattutto amava guardare e parlare di film. E’ stato un grande fotografo e regista che ha iniziato la sua carriera in Italia. Ha lavorato anche per sette anni a Parigi, prima di partire per Holllywood”.
Nel 2015 in veste di produttore iniziò le riprese del suo primo film americano dal titolo “Safari island”. Inoltre realizzò il documentario “Red ash: burning rights”, una denuncia sulle conseguenze disastrose per la salute e l’ambiente a causa dell’uso del carbone per produrre energia. Ha ricevuto diversi premi tra i quali nel 1996 al festival Internazionale di Tolone e 2007 a Festival dell’acqua di Verviers in Belgio. A Messina realizzò un mediometraggio sulla caccia al pescespada.
IL FRATELLO RACCONTA NUOVI DETTAGLI
“Da quello che abbiamo appreso finora non si è trattato di un evento avvenuto al culmine di una lite. Il ricercato era una persona estranea alla casa, e noto per problemi psichici”. Lo dice oggi Giorgio Serraino, fratello minore del regista messinese Gianfranco.
“Mio fratello si trovava a casa assieme a un amico quando ha ricevuto la notizia di un finanziamento grazie al quale avrebbe potuto produrre il suo prossimo lavoro”, spiega ancora il fratello del regista. “Doveva essere un giorno lieto, invece l’amico che era con lui si è allontanato per andare al supermercato e acquistare cibo e bevande per festeggiare la notizia, ma al suo rientro ha trovato Gianfranco senza vita. Non era in corso nessuna festa come è stato erroneamente riportato” aggiunge.
Un solo colpo al petto ma fatale per Serraino: “L’esito tragico – dice ancora il fratello – sembra dunque essere avvenuto in circostanze completamente accidentali. Restiamo in attesa di maggiori informazioni da parte della Farnesina, soprattutto attendiamo di sapere se le autorità americane saranno in grado di rintracciare l’assassino”.
Il regista, partito dalla Sicilia all’età di 18 anni, lascia a Messina un fratello e due sorelle.