Un mazzo di rose e un messaggio con poche ma sentite parole: “Grazie per l’affetto mostrato, da parte dei ragazzi del botulino“. Lo scrivono i pazienti ancora ricoverati nel reparto di medicina della Fondazione Giglio di Cefalù.
In trentanove avevano consumato lo stesso pasto nella loro mensa aziendale ed erano stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Giglio.
LA SITUAZIONE
“Sono tutti in progressivo miglioramento – ha detto il responsabile dell’unità operativa di medicina interna Maurizio Renda – con graduale recupero del deficit neurologico derivato dagli effetti della tossina botulinica sul sistema nervoso”.
“Presto ne dimetteremo cinque. Resteranno in osservazione al domicilio – ha aggiunto – e verranno rivalutati periodicamente per seguire l’evoluzione prognostica della patologia“.
“Analogo follow up telefonico – ha sottolineato il responsabile del pronto soccorso Emanuele Sesti – sarà effettuato dal Centro Antiveleni di Pavia con cui ci siamo coordinati per la somministrazione dell’antidoto e la terapia“.
L’antidoto è stato messo a disposizione dalle Scorte Nazionali del Ministero della Salute.
Sono stati trasferiti in reparto, invece, due dei quattro pazienti. Sono entrambi estubati e si trovano nella terapia intensiva dell’ospedale Cimino di Termini Imerese.
“È stata una dura prova – ha detto il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano – accogliere e dare una risposta sanitaria, quasi in contemporanea, a 39 pazienti arrivati nell’area di emergenza. Mi sento di ringraziare tutti i nostri operatori per la straordinaria abnegazione e passione che quotidianamente ripongono nel loro lavoro“.
Analogo apprezzamento è stato espresso dal direttore sanitario Salvatore Vizzi.