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A causa dell’impennata di contagi dell’ultimo periodo la situazione Coronavirus in Italia è tornata ad essere seria a tal punto da richiedere ulteriori restrizioni che, a prescindere dalla condivisibilità, purtroppo sono destinate ad avere un impatto su attività già provate dal lockdown di Marzo.
Un fronte comune e importante sul quale si gioca la battaglia per il contenimento del contagio e dunque per la ripresa della normalità economica e non è quello legato al rispetto dei protocolli di sicurezza. Vale per la vita quotidiana, vale per le attività commerciali e produttive che lavorano a stretto contatto con il pubblico.
A dispetto di voci e indiscrezioni che avevano allertato l’intero settore, parrucchieri, barbieri e l’intero indotto del settore beauty non hanno, almeno al momento, subito ulteriori restrizioni. Per la categoria questa è un’ottima notizia ma resta comunque intatta l’esigenza di tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sanitaria nei saloni e nei luoghi di lavoro.
In questa precisa direzione vanno le parole di Nunzio Reina, responsabile area produzione di Confesercenti Sicilia, che nel duplice ruolo di titolare d’impresa e rappresentante di settore, si è rivolto agli esponenti della sua categoria in un video.
Reina ha sottolineato come per la categoria la non chiusura corrisponda al momento della responsabilità: “Dopo le paure di venerdì e sabato con le voci di una chiusura di parrucchieri e centri estetici abbiamo la conferma che non si chiude. Però non è assolutamente finita qui, è iniziata qui. Il Dpcm ieri è stato chiaro richiedendo maggiore responsabilità e attenzione anche perché lo stato non permetterà più chiusure poiché non è in grado di garantirci. Quindi partendo da questo dico a tutti i colleghi che mi stanno ascoltando la massima attenzione a far funzionare i protocolli all’interno delle nostre aziende”.
Il responsabile area produzione di Confesercenti Sicilia ha invitato con decisione i pochi esercenti che non si sono adeguati al rispetto dei protocolli richiesti per la categoria: “Allo stato attuale noi non abbiamo avuto grossi problemi ma c’è ancora una quantità minima di parrucchieri che non mette in atto le disposizioni del protocollo. La mascherina non va abbassata sotto il naso, bisogna usare la visiera se si è a contatto con i clienti e utilizzare mantelle mono uso. Questo ci permetterebbe di non avere problemi. Come siamo stati bravi a dire a Roma che chi può offrire un servizio concreto e aderente alle regole igienico-sanitarie è il parrucchiere all’interno della sua azienda dobbiamo essere responsabili noi”.
Reina ha infine voluto sottolineare che le conseguenze del mancato rispetto dei protocolli sarebbero devastanti economicamente e favorirebbero l’abusivismo: “Attenzione perché se c’è un problema di chiusura per noi ci sarà l’apertura per gli abusivi, tanti fanno già pubblicità su tutti i social. Andiamo avanti attenendoci scrupolosamente e in maniera maniacale ai protocolli. Chi volesse sa dove trovarmi in caso di contagio avvenuto all’interno dell’azienda: sappiamo cosa bisogna fare in questo caso. Non abbassiamo la guardia. Se dovesse esserci un nuovo lockdown non prenderemmo più soldi quindi ci vuole massima attenzione a salvaguardia nostra, della nostra famiglia, dei nostri clienti, dei nostri collaboratori ed un impegno sociale”