Ben 30 milioni erano stati promessi alle imprese del comparto della pesca in Sicilia, ma la crisi economica causata dal Covid-19 ha tardato le procedure di stanziamento delle risorse, provocando così il disappunto del Segretario Ugl Sicilia Giuseppe Messina.
LA DICHIARAZIONE
“I pescatori, le imprese e cooperative di pesca, anche in forma autonoma – inizia Messina -, sono in gravissima crisi, aggravata dalle restrizioni Covid e dal mancato sostegno economico annunciato prima dal governo regionale con la dichiarazione di stato di crisi e posto in essere dopo con l’approvazione della norma in Ars e lo stanziamento di 30 milioni di euro nella legge finanziaria 2020″.
“Comprendiamo il momento di grave emergenza che stiamo attraversando a causa del Coronavirus – continua il Segretario -, ma è importante e urgente chiarire al più presto la posizione relativa allo stanziamento delle risorse in finanziaria per il Fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacoltura previsto dall’art. 39 della Legge Regionale 20 giugno 2019 n. 9 a favore delle imprese di pesca e relativi equipaggi nonché dell’acquacoltura“.
“L’Ugl nei giorni scorsi ha rivolto un appello al Presidente della Regione, Nello Musumeci, per sbloccare la vicenda dopo sei lunghissimi mesi di attesa. Insieme all’assessore regionale alla Pesca, Edy Bandiera, e ai dirigenti del Dipartimento, lo scorso giugno avevamo già lavorato ad una bozza di provvedimento, poi approvato in Giunta regionale, per la presentazione delle relative istanze. Poi, nulla!”
“A questo punto resta solo da capire se quanto previsto nella finanziaria regionale riusciremo a farlo avere ai nostri pescatori e armatori o si è trattato solo di una promessa non mantenuta. Restiamo in attesa di un incontro risolutore – ha poi concluso -, consapevoli della sensibilità che il Governatore Musumeci ha sempre mostrato di avere nei confronti di migliaia di pescatori e armatori della pesca“.