“Il grido di dolore dei noleggiatori di bus turistici è quello di un’intera filiera del turismo che non può continuare ad essere ignorata e umiliata dallo Stato. Oggi, alla protesta di Anat, ho incontrato in piazza imprenditori e lavoratori che, con grande dignità e caparbietà, lottano per resistere all’emergenza ma da soli non possono farcela”. Lo ha dichiarato la senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu, che ha preso parte oggi a Catania alla protesta indetta da Anat, l’Associazione Noleggiatori Autobus Turistici, con gli addetti ai lavori scesi in piazza per protestare – con dignità e determinazione – contro il governo Conte, che sin qui li ha considerati “invisibili” e ha abbandonato al proprio destino un intero comparto.
“Un governo sin qui assente e silente non può far finta di salvare queste persone dal virus per poi farle morire di fame, servono aiuti urgenti e per questo chiederò l’apertura immediata di un tavolo di crisi non solo a difesa dei noleggiatori di bus ma di tutto un comparto che comprende tante altre attività costrette a una paralisi generale che ne sta decretando la morte economica e sociale”.
“Dopo un’intera stagione senza guadagni – conclude la parlamentare -, per questi lavoratori al danno si aggiunge pure la beffa di dover pagare tasse, quote di interessi e costi passivi sul canone di leasing e sull’assicurazione dei mezzi, con il concreto pericolo di indebitarsi e perdere credibilità verso gli istituti di crediti. Tutte queste persone meritano rispetto, non sono un codice Ateco ma un patrimonio umano e professionale da salvaguardare. Non basta promettere l’elemosina una tantum di un bonus a chi pretende legittime certezze per poter ripartire e ha la necessità di programmare una ripartenza che non può essere lasciata all’improvvisazione”.