Condividi

Raddoppio Rfi, l’area di stoccaggio a Taormina è ancora un rebus

mercoledì 11 Novembre 2020

“Sull’area di stoccaggio al momento non abbiamo comunicazioni da Rfi circa il punto definitivo in cui sia stata individuata”. Così il Comune di Taormina fa sapere di non avere al momento ancora certezze in merito all’esatta localizzazione finale dell’area per il trattamento dei materiali che dovrà essere allestita durante i lavori di realizzazione della nuova ferroviaria. Sembra esserci, insomma, un giallo a margine dell’iter che si è avviato in questo momento verso l’appalto. Il progetto esitato in sede di conferenza dei servizi ha incassato l’ok definitivo dei vari enti al maxi-piano di ammodernamento e raddoppio della linea ferroviaria che interesserà anche Taormina con la realizzazione, inoltre, di due nuove stazioni ferroviarie a Taormina e Trappitello.

In questo contesto è stata prevista, a suo tempo, un’area di stoccaggio nella frazione taorminese di Trappitello, in un terreno non distante dall’acquedotto di Via Santa Filomena e che tra l’altro ricadeva in parte nella zona del naufragato progetto per il golf di contrada Vareggio. Il Consiglio comunale disse di no a quella previsione urbanistica, temendo infiltrazioni nell’acquedotto di Trappitello, ma la questione non sembra ancora chiusa.

Il Comune fa sapere di non avere contezza della localizzazione definitiva, se l’area di stoccaggio sia stata prevista effettivamente fuori dal territorio di Taormina, e di riflesso non si sa neanche se magari possa essersi prospettata l’individuazione comunque in zona, in un terreno privato.

Rfi aveva espresso la necessità di localizzare il deposito in un’area vicina a dove si svolgeranno i lavori poichè si tratta di una condizione imprescindibile, sia per dinamiche tecniche che logistiche. Una soluzione che era emersa era quella di spostare il deposito in un terreno privato alle spalle delle Case popolari di Trappitello. Bisogna tenere conto che l’area di stoccaggio impegnerebbe il punto prescelto per un lungo periodo nell’arco di un progetto che prevede, nel complesso, 8-9 anni. Il cantiere della nuova linea ferroviaria probabilmente scatterà nel 2022, mentre nell’anno ormai alle porte si espleterà l’appalto.

“Il materiale fratturato – ha evidenziato Italferr – è quasi un fango e quindi non è trasportabile e non è possibile trovare un’area di cantiere lontana dall’imbocco della galleria. Il materiale va portato lì, altrimenti la fanghiglia potrebbe scendere giù dai camion”.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Il Festino di Palermo ispirato alla bellezza: presentata l’edizione 400+1 CLICCA PER IL VIDEO

Tema dell’edizione 400+1 del Festino sarà la bellezza. Fra le novità una fermata in piazza Bologni, nella quale verrà introdotto un momento di dialogo fra il Genio di Palermo e la Santuzza.

BarSicilia

Bar Sicilia con Pino Galluzzo: “Sanità, rilancio industriale e ponte sullo Stretto. Ecco la visione di FdI” CLICCA PER IL VIDEO

Puntata 332 di Bar Sicilia con il deputato regionale di FdI Pino Galluzzo: impegno, risultati e prospettive politiche per una Sicilia che vuole risposte concrete per il rilancio del territorio messinese.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.