Per anni i Consorzi di bonifica sono stati oggetto di legittimi contenziosi da parte dei lavoratori, che ingiustamente non si vedevano riconosciuti attività, ruoli, mansioni, qualifiche e corrispettivi stipendiali. Soffocati da debiti, ingiunzioni, pignoramenti e quasi quotidianamente condannati da cause vinte dai lavoratori, di ogni ordine e grado, per cifre da capogiro.
L’azione svolta dalle sigle sindacali, all’interno di una Cabina di Regia richiesta dalle stesse sigle sindacali, l’Assessorato Regionale all’Agricoltura, un anno fa ha dato vita ad un percorso di concertazione e confronto sul tema del collasso debitorio dei Consorzi, dovuto anche per effetto della costante soccombenza nei motivati giudizi promossi dai lavoratori.
Seduti attorno ad un tavolo con Direttori, Commissari, Dipartimento sviluppo rurale ed Assessorato, abbiamo richiesto una mappatura chiara della situazione di entrambi i consorzi ed iniziare nelle rispettive sedi amministrative della bonifica, un importantissimo lavoro di risoluzione dei contenziosi giudiziali e stragiudiziali, riguardanti tutti i lavoratori, per evitare il collasso economico della bonifica e restituire ai lavoratori i propri diritti.
Circa 600 i contenziosi che abbiamo trovato in essere ed ancora di più quelli potenziali, che avrebbero visto i consorzi soccombere, auspichiamo che vengano risolti al più presto per ridare serenità ai lavoratori.
“Il Sindacato – dichiarano i Segretari Regionali di FLAI, FAI e FILBI – chiede che questo importate lavoro messo in campo, per cambiare la storia della bonifica in Sicilia, non sia vanificato permettendo così di consegnare i Consorzi azzerati dai debiti gravosissimi, in vista della nuova riforma, scongiurando anche il fallimento degli enti stessi, a seguito del dover pagare danni, arretrati e ingenti spese legali e di giudizio. Auspichiamo, non solo che questo lavoro prosegua il suo cammino, ma che veda il coinvolgimento più attivo delle segreterie provinciali nei territori prima del perfezionamento con il DDL atteso in aula a breve, per lo sblocco del turn-over dei lavoratori stagionali, mettendo fine gradualmente alla terribile piaga del precariato, generato negli anni da politiche poco responsabili e prive di visione”. Inoltre chiediamo ai vertici del consorzio della Sicilia orientale di fermarsi con i provvedimenti che in parte vanno rivisti e concertati con Flai, Fai e Filbi. Non da ultimo come più volte richiesto, chiediamo che vengano pagate tutte le retribuzione arretrate e le altre spettanze ai lavoratori, che in alcuni consorzi devono ricevere mensilità relative al 2018″.