Accorato intervento dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza prima della votazione della mozione di censura presentata dalle opposizioni all’Ars contro di lui. “In Sicilia tutti hanno avuto assistenza – ha detto Razza –, nessuno è andato altrove per essere curato. In Francia e persino in Svizzera, pazienti sono stati trasferiti in altri Paesi. Molto facile puntare l’indice su cui lavora. Il confronto e’ politico, io non mi sento un imputato“. ha detto intervenendo alla fine del dibattito parlamentare.
“Non e’ vero – ha aggiunto – che la Sicilia non ha lavorato in estate. Il piano di rafforzamento delle terapie intensive e’ di maggio, porta la rete a 720 posti letto: questo parametro e la rete e’ stata approvata il 22 luglio dal ministero della Salute. Il rapporto col ministro Speranza e’ stato costante e sempre leale“.
“Non mi sento un imputato – detto ancora – Ho letto e riletto la mozione di censura presentata il 10 novembre ed e’ mio dovere confrontarmi con essa”, ha detto Razza – “nella mozione non si esauriscono le criticita’ che esistono e qualche volta permangono”, ha spiegato. Nella mozione “le omissioni e le negligenze di chi vi parla avrebbero causato la morte di molte persone. E’ sembrato a tratti che di quelle morti dolorose vi fosse responsabilita’ politica in capo a me. Ma essendo la responsabilita’ in capo a me e’ come se fossi ritenuto responsabile di numerosi delitti. Sarebbe bastato evidenziare il raffronto tra le regioni per capire come la suggestione di un dato poi conduca a diverse valutazioni“.
La Sicilia non ha lavorato durante l’estate? “Sapete che non e’ vero ma continuate a ripeterlo facendo una grande diffusione di fake news“, ha spiegato Razza, “il piano di rafforzamento delle terapie intensive introdotto a maggio porta la rete ordinaria della regione a 720 nuovi posti letto. Questo parametro e’ stato approvato il 22 luglio dal ministero della Salute. Prima dell’emergenza erano 418; all’insediamento del Governo Musumeci circa 370“.
“Questa e’ senza dubbio l’esperienza più difficile che ho dovuto affrontare ed ho cercata di onorarla con gli insegnamenti di mio padre e sono gli stessi che spero di avere la forza di insegnare a mio figlio“, ha detto infine l’assessore alla Salute Razza terminando il suo intervento, tra applausi e commozione, all’Ars sulla mozione di censura . “A lui che forse un giorno leggera’ questo verbale e studiera’ a scuola cosa e’ stato il coronavirus come io ho studiato cosa e’ stata la spagnola, spero di potergli dire che ho atteso i miei doveri commettendo qualche errore ma sempre con scrupolo e onore“.