In seguito alla lettera di messa in mora inviata dalla Commissione Europea al Governo italiano a proposito delle concessioni balneari, il deputato e componente esecutivo nazionale Carolina Varchi e il Capodelegazione Carlo Fidanza al Parlamento Europeo hanno inviato una nota, definendo la decisione “grave e inaccettabile“.
“Il fatto che in piena pandemia, con il settore turistico devastato – hanno aggiunto –, la priorità dei burocrati di Bruxelles sia tentare di distruggere il nostro settore balneare è vergognoso. Ma purtroppo viene da sospettare anche dell’atteggiamento inerme e imbelle del governo Conte, che sapeva di questo rischio da mesi e ha fatto finta di nulla, lasciando l’intero comparto esposto a sentenze fantasiose di diversi tribunali che hanno indotto molti funzionari comunali a negare l’estensione prevista per legge“.
Varchi e Fidanza ritengono inoltre che a causa del passo di Bruxelles le “amministrazioni che stavano valutando di estendere le concessioni si fermeranno“, portando così migliaia di stabilimenti all’asta già dall’1 gennaio 2021.
“Si compie così finalmente il disegno di multinazionali e ambientalisti da strapazzo contro il lavoro e le imprese italiane? È questo che vuole il governo? Il Governo ha intenzione di reagire o lascerà ancora una volta che tutto scorra verso il baratro? Ce lo dicano, una volta per tutte! La Sicilia – concludono –, con le sue migliaia di chilometri di coste balneabili, rischia di pagare un prezzo elevatissimo in termini economici e di ricadute occupazionali“.