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Torna fruibile il dormitorio “La Casa di Aldo“, plesso gestito dai volontari dell’Opera Don Calabria e convenzionato con il comune di Palermo. Lo ha annunciato l’Amministrazione del capoluogo siciliano, attraverso un comunicato stampa.
IL FATTO
Nella giornata di venerdì 11 dicembre, ignoti avevano gettato una bottiglia incendiaria all’interno del plesso sito in via Messina Marine, che ha provocato la combustione di una tenda presente nell’area. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, allertati dai volontari della struttura.
Già nella giornata di giovedì, il dormitorio aveva subito un ulteriore atto vandalico. Una finestra del plesso era stato infatti sfondata da quelli che si pensavano essere dei ragazzini.
I responsabili hanno così deciso di sporgere denuncia. Nel frattempo, le associazioni facenti parte del coordinamento per le ronde notturne per i senzatetto si erano messi a disposizione per aiutare gli operatori della struttura.
LE PAROLE DELL’AMMINISTRAZIONE
“Grazie al veloce intervento degli operai del Coime, il dormitorio è pienamente operativo e può accogliere regolarmente i suoi ospiti. Resta, quindi, invariata la capacità di accoglienza dei centri comunali, anche in vista della maggiore rigidità delle temperature nei prossimi giorni“. Lo dichiara l’assessore Giuseppe Mattina.
Sulla stessa linea si pone il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“La solidarietà e l’assistenza ai più fragili non si ferma, nonostante comportamenti e atti violenti e incivili da parte di pochi criminali, che speriamo siano presto identificati e sanzionati“.
RANDAZZZO (M5S): “EPISODIO GRAVE”
Sulla vicenda si è espresso inoltre il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonino Randazzo.
“Aspettavo venisse fatta luce sulla natura dell’incendio e dell’attentato al dormitorio comunale “La Casa di Aldo” per esprimermi. Ora non posso fare altro che domandarmi cosa la amministrazione comunale possa fare per tutelare le persone che vivono in situazioni di difficoltà ma soprattutto cosa possa fare per recuperare chi nutre sentimenti di odio. Chiederò un confronto con l’Assessore Giuseppe Mattina“.
“È inaccettabile – conclude – che si verifichino circostanze di pericolo come questa e ritengo necessario indagare sulla radice di degrado morale che sta alla base di episodi sconcertanti come questo e investire sulle soluzione per porvi fine, con educazione, cultura e inclusione“.