Dall’AOOR (Azienda Ospedali Riuniti “Villa Sofia – Cervello”) di Palermo importante segnale di attenzione per i pazienti oncologici: ieri sono stati, infatti, attivati 4 posti letto di Oncologia medica per ricoveri ordinari (programmati). “Ciò dimostra – commenta il direttore generale dell’azienda palermitana Walter Messina – che anche in un momento di massima attenzione sulla prioritaria emergenza pandemica da Coronavirus non mancano le risposte ai pazienti non Covid, soprattutto in un ambito così delicato qual è quello oncologico”.
“Questo risultato – aggiunge Francesco Verderame, direttore UOC di Oncologia medica, è il frutto di un impegno continuo sempre supportato dalla nostra direzione generale e strategica e rappresenta un segnale di grande attenzione nei confronti dei nostri pazienti. Sul punto va ribadito che l’attenzione verso le patologie tumorali dev’essere mantenuta costante, perché non si tratta di iter assistenziali e terapeutici che possono essere sospesi, quindi l’auspicio – e insieme un messaggio di rassicurazione alla nostra particolare utenza – è quello di ricordare che la paura del Covid19 non può avere il sopravvento e che le piu’ innovative soluzioni farmacologiche e strumentali per lo studio della stadiazione e, quindi per la diagnosi precoce, nonchè per il monitoraggio follow up, oggi consentono di invertire la curva della mortalità in ambito oncologico e, oltre ad essere disponibili presso la nostra azienda percorsi multidisciplinari terapeutico- assistenziali dedicati, gli stessi sono accessibili, con le dovute misure di prevenzione, mediante percorsi sicuri”.
L’UOC di Oncologia medica del Cervello già da tempo è un punto di riferimento del territorio metropolitano e non solo, confermato ciò dall’alta considerazione che riveste sul piano scientifico nazionale ed internazionale. Sul punto si ricorda che grazie all’innovazione della terapia del Microcitoma polmonare, attraverso l’utilizzo della chemio immunoterapia, l’UOC ha partecipato a studi di campo mondiale ed in particolare è uno dei sei centri Italiani, partecipanti allo studio Internazionale “Caspian”, pubblicato su The Lancet nel Novembre 2019 e su Lancet Oncology ( 4/12/2020) ovvero è la sola struttura italiana ad essere riportata fra gli autori di ambedue gli articoli.