La scelta del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di sospendere il “decreto sicurezza” varato dal governo centrale ha fatto discutere tutto il Paese, politica e società civile. I sindaci di sinistra si sono schierati dalla parte dell’inquilino di Palazzo delle Aquile e ora arriva l’appoggio “interno” di Sinistra Comune in Consiglio comunale.
“Il sindaco Orlando – dice il capogruppo Giusto Catania – parla a nome di tutti i cittadini palermitani quando contesta e sospende il decreto sicurezza. Un provvedimento che mette a repentaglio i diritti fondamentali della persona e la sicurezza di tutte e tutti. Inoltre, l’impianto razzista del decreto è culturalmente lontano dalla nostra visione di città, accogliente, aperta alle contaminazioni, interculturale”.
“Del resto – continua – il Consiglio comunale, che è la rappresentanza di tutti i palermitani, si era già espresso in modo inequivocabile per non applicare il decreto Salvini a Palermo e per non autorizzare l’uso sperimentale del taser per la polizia municipale. In entrambi i casi il nostro gruppo consiliare ha sollecitato la discussione in aula, raccogliendo l’adesione della maggioranza”.
“Mi preme sottolineare inoltre che la sospensione del decreto Salvini rappresenta la risposta all’interrogazione da noi formulata a novembre: chiedevamo infatti al sindaco di autorizzare l’iscrizione anagrafica dei cittadini che, a seguito del provvedimento, rischiavano di restare senza residenza nella nostra città”.
“Riteniamo importante che si continui in questa battaglia di civiltà che il sindaco Orlando sta conducendo a nome della città di Palermo; per questa ragione – conclude Catania – aderiamo con convinzione alla mobilitazione spontanea di palermitani che domani esprimerà sostegno e condivisione davanti palazzo delle Aquile”.