Un itinerario geografico, socio-economico e culturale degli immigrati italiani in Francia dal Risorgimento agli anni della Dolce Vita celebrata da Fellini.
Si intitola “Ciao Italia! Un secolo d’immigrazione e di cultura italiane in Francia (1860-1960)” la mostra che si inaugura venerdì 18 gennaio all’Institut Français (Cantieri culturali alla Zisa) di Palermo, mostra itinerante che rimarrà visitabile fino all’8 febbraio.
“Ciao” fa parte di quelle parole che, accompagnando le migrazioni di milioni d’italiani in tutto il mondo, sono state adottate dalle lingue dei paesi di accoglienza, come in Francia dove ormai fa parte del vocabolario corrente.
Ciao Italia! è un arrivederci degli italiani al loro Paese, mai un addio; gli scambi tra la Francia e l’Italia furono numerosi sin dall’antichità e vanno ben oltre la conquista militare della “Gallia“ da parte di Roma.
Nel Medioevo, uomini, donne, beni e idee attraversano le Alpi, diffondendo una sorta di “modello italiano” in Francia e in tutta Europa.
Nel XIX e nel XX secolo, circa 26 milioni di italiani emigrano per motivi sia economici che politici: una parte di essi si dirige in Francia che all’epoca mancava di manodopera, gli italiani diventano così gli stranieri più numerosi in Francia dall’inizio del XX secolo fino agli anni 1960.
Oggi commemorata, la loro integrazione non avvenne comunque senza intoppi. Tra diffidenza e desiderio, violenze e passioni, rifiuto e integrazione, la mostra Ciao Italia! narra questa storia evidenziando l’apporto degli italiani alla società e alla cultura francesi. La mostra, in sedici pannelli, ripercorre il viaggio geografico, socio-economico e culturale degli italiani in Francia dal Risorgimento a partire dal 1860 fino al 1960.
Ideata e realizzata da Palais de la Porte Dorée, Musée National de l’histoire de l’immigration, in Italia è organizzata dall’Institut français Italia; responsabile Beatrice Piazzi.