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Lo spettacolo a cui abbiamo assistito il 13 febbraio all’Assemblea regionale siciliana in occasione della votazione degli articoli della Finanziaria regionale è decisamente triste. E’ avvenuto che alcuni deputati della maggioranza di centrodestra, protetti dal voto segreto, hanno fatto mancare il proprio sostegno in Aula, con la conseguenza che il governo regionale ne è uscito con le ossa rotte. Ovviamente, alla fine tutto si appianerà e la legge di stabilità verrà approvata, ma a fare le spese di questi giochetti sono come sempre i Siciliani, i cittadini che attendono risposte dalla politica e invece assistono ad accordi sottobanco e tentativi di ricatto da parte di questo o quel deputato che punta i piedi e alla fine vota insieme all’opposizione.
Opposizione, è bene sottolinearlo, che sta facendo fino in fondo il proprio dovere. Quel che manca, invece, è la coesione nella maggioranza, che alla fine dei giochi, risulta essere disgregata. La colpa non è certo del governatore Musumeci o del presidente dell’Ars Miccichè, ma di quel malcostume della politica che, purtroppo, è ancora ben lontano dall’essere morto e in cui galleggiano spesso i cosiddetti “franchi tiratori“.
Ecco, come osservatori e come Siciliani, chiediamo, anzi pretendiamo, che chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni e nei palazzi della politica faccia il proprio dovere fino in fondo ed eviti di offrire spettacoli simili.
Il rischio, infatti, è un distacco ulteriore, una disaffezione irrecuperabile della gente rispetto a ciò che accade nei Palazzi e questa sarebbe una sconfitta di tutti.