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Che fine ha fatto l’autostrada Ragusa-Catania? Papatheu interroga Toninelli e Lezzi

giovedì 14 Febbraio 2019
progetto Ragusa - Catania
progetto Ragusa - Catania

La senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu ha presentato un’interrogazione rivolta al Ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli e al Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, per conoscere la posizione del Governo sull’incompiuto corridoio autostradale Ragusa-Catania, il cui iter per la prevista realizzazione è al momento fermo ed in attesa di parere da parte del Cipe.

“Abbiamo ormai ben compreso che questo Governo ferma la realizzazione di qualsiasi opera finalizzata allo sviluppo infrastrutturale ed economico del Paese e così come si bloccano maxi-progetti come la Tav, anche in Sicilia non cambia il copionespiega Papatheu -. Per questo vogliamo conoscere la posizione dell’Esecutivo sull’autostrada Ragusa-Catania. I ministri Toninelli e Lezzi hanno confermato a più riprese l’impegno del governo ma non è più tempo di chiacchiere e promesse poi smentite dai fatti. Stiamo parlando di un’opera che consentirebbe di abbattere i tassi di incidentalità, permetterebbe di riequilibrare i flussi di traffico rispetto alla situazione attuale in un’area quasi del tutto incentrata sulle direttrici costiere”.

“Inoltre  – prosegue Papatheu – contribuirebbe a potenziare il traffico delle merci in uscita direttamente dai luoghi di produzione verso i mercati regionali e verso le aree portuali ed aeroportuali più prossime (esistenti ed in programma), favorendo la crescita economica dei territori attraversati. Ma soprattutto quest’opera è da considerare strategica per ridurre i tempi di percorrenza del trasporto passeggeri e merci, con conseguente diminuzione dei costi del trasporto e degli effetti negativi sull’ambiente. Se il Governo non la pensa così, allora venga allo scoperto e dica chiaramente cosa vuole fare di questo progetto”.

Dunque, al centro della discussione c’è l’enigmatica situazione dell’iter per l’attesa realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania. Il corridoio autostradale interessa le province di Ragusa, Catania, Siracusa e i Comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Licodia Eubea, Vizzini, Francofonte, Lentini e Carlentini. Il progetto di Sarc (Società Autostrada Ragusa Catania) concerne la costruzione del collegamento autostradale Ragusa-Catania con ammodernamento a quattro corsie di larghezza minima pari a 22 metri, della Statale 514 e della Statale 194, dallo svincolo con la Statale 115 allo svincolo con la Statale 114, per uno sviluppo di 68,6 chilometri.

Il tracciato previsto si sviluppa prevalentemente in sovrapposizione alle due statali e in minima parte su nuovo sedime. Si prevede l’adeguamento degli svincoli esistenti e la realizzazione di ulteriori svincoli oltre all’interconnessione terminale con l’autostrada Catania-Siracusa.

L’intervento infrastrutturale comprende a seguire il percorso di due arterie statali, trasformandole a doppia corsia: 39 chilometri saranno, pertanto, lungo la Statale 514, dall’area di Ragusa all’attuale innesto con la Statale 194. Da qui altri 29 chilometri fino all’abitato di Carlentini, dove si collegherà con l’autostrada A18. A sud, invece, il collegamento sarà con la Statale 115. In totale, lungo i quasi 69 chilometri, verranno realizzati 10 svincoli e 11 viadotti. L’opera sarà divisa in otto lotti funzionali.

La Regione Siciliana si è impegnata, in tale ambito, con relativa copertura finanziaria pari a 367 milioni di euro, mentre resterebbero a carico dei privati 448 milioni di euro. Sempre la Regione Siciliana, inoltre, si è altresì impegnata a calmierare i costi di transito, con un intervento preventivato di 4 milioni di euro all’anno per il pedaggio, con possibili riduzioni nelle fasce orarie di punta per i lavoratori.

Urania Papatheu e Barbara Lezzi

“Il 17 gennaio scorso – spiega Papatheu – era prevista l’approvazione del Cipe del suddetto progetto esecutivo per la realizzazione dell’autostrada Ragusa – Catania, che ha però rinviato la trattazione del punto. Nonostante le ottimistiche affermazioni del Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, si registrano ad oggi preoccupanti ritardi a parere dell’interrogante di dubbia comprensibilità nella prevista approvazione del Cipe di un’opera strategica per lo sviluppo infrastrutturale e viario della Sicilia”.

“Proprio il Ministro – aggiunge Papatheu – nel corso di una diretta “Facebook”, dopo un incontro dello 20 dicembre 2018 a Roma con i sindaci di Ragusa, Carlentini, Francoforte, Licodia Eubea, Chiaramonte Gulfi, Vizzini e Lentini e con la presenza dei rappresentanti della Regione Sicilia, il concessionario, i ministeri e gli uffici competenti, aveva annunciato che presto sarebbe arrivato il momento dell’approvazione del progetto sulla costruzione dell’autostrada Ragusa-Catania, evidenziando: “Abbiamo fatto squadra con i sindaci, la Regione Siciliana, il ministero dei Trasporti e il concessionario, ora possiamo dire che, dopo anni di attesa, l’autostrada Ragusa-Catania presto sarà realtà”. I fatti dicono che ad oggi l’opera rimane invece in attesa di approvazione del Cipe”.

“Paradossale ed inaccettabile – afferma nell’interrogazione la Papatheu – appare che, nonostante siano stati superati gli ostacoli concernenti la dotazione dei fondi necessari per la costruzione dell’autostrada, e nonostante i ripetuti solleciti da parte dei sindaci locali che si sono susseguiti in questi anni, ulteriori ritardi stiano determinando il protrarsi di una condizione di incertezza nella costruzione di un’autostrada che, oltre ad essere necessaria per la circolazione e per la sicurezza di transito dell’utenza, potrebbe certamente avere un impatto positivo anche nell’economia siciliana”.

“Se il Cipe deciderà di esitare l’opera in tempi brevi, entro l’estate 2019 potrebbero essere aperti i cantieri e il tempo per la consegna dell’autostrada è previsto in 43 mesi. Si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, intendano chiarire i tempi esatti nei quali è previsto il pronunciamento definitivo del Cipe e se allo stato attuale sussistano fattori ostativi all’approvazione dell’infrastruttura, ritenendo tale progettualità strategica per ridurre i tempi di percorrenza da Ragusa a Catania e viceversa e che l’opera appare essenziale anche per ridurre il numero degli incidenti stradali, molti dei quali mortali” conclude la Papatheu.

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