“Questa finanziaria contiene alcune, poche buone norme, cui ho dato il mio contributo, ma nel complesso e’ una finanziaria che non contiene i provvedimenti strategici e il cambio di approccio complessivo di cui la Sicilia ha bisogno”.
Con queste parole Marianna Caronia spiega il motivo dell’abbandono dell’Aula ieri sera all’Ars nel corso della discussione sulla Finanziaria e quindi la sua assenza al momento del voto. “La mia è stata una scelta sofferta ma consapevole – prosegue Caronia – di fronte ad una legge con evidenti coperture finanziarie in alcuni punti fantasiose, rimodulate in modo estemporaneo e che renderanno difficile il confronto con il Governo nazionale”.
Per la parlamentare “i provvedimenti per una riscossione che tuteli sia il servizio sia i lavorotori, la valorizzazione di alcune eccellenze fra le scuole siciliane ed il sostegno dato ad Amat per il rilancio del trasporto sostenibile su gomma sono tutti punti buoni di questa legge, ma non cancellano i tanti buchi di incertezza che rimangono per il futuro di migliaia di lavoratori che nonostante le buone intenzioni restano per ora dei precari. Soprattutto resta un quadro complessivo che non sembra adeguato alle esigenze della nostra regione”.
Per quanto riguarda i rapporti con la maggioranza e con il Governo, Caronia chiarisce di sentirsi “e di restare una deputata della maggioranza, perchè resto fedele a quanto abbiamo promesso agli elettori nel 2017 nel sostenere in modo convinto Nello Musumeci per un progetto di rilancio della Sicilia. Ma credo che l’esercizio della libertà di coscienza e del mio voto fosse dovuto di fronte a questo provvedimento, perché la fedeltà agli elettori viene prima di qualsiasi vincolo di coalizione”.