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Ars, via libera alla manovra finanziaria in commissione Bilancio. Parola a Sala d’Ercole

mercoledì 30 Gennaio 2019
Assemblea regionale siciliana

La manovra è stata approvata in commissione Bilancio a maggioranza. Adesso riprenderanno i lavori all’Ars, con l’intento dichiarato da parte del governo di evitare la proroga dell’esercizio provvisorio, che scade il 31 gennaio. I tempi, però, adesso sono davvero strettissimi. Il governo, nel frattempo, ha confermato di non voler ‘stralciare’ anche il collegato principale, il primo dei quattro presentati (mentre gli altri tre sono già stati accantonati, almeno momentaneamente).

Si tratta di una manovra ‘ultra leggera‘ con tagli che dovrebbero essere di circa 550 milioni di euro in tre anni. In particolare, si prevede una decurtazione di 245 milioni nel 2019, di altri 243 per il 2020 e di 53 milioni per il 2021. Si tratta di fondi che verranno impiegati coprire parte del disavanzo di 2,1 miliardi certificato con una sentenza della Corte dei Conti. Il resto, circa un miliardo e mezzo di euro, sarà dilazionato in trent’anni anni.

Durante i lavori, la commissione presieduta dal forzista Riccardo Savona ha dato l’ok all’articolo 4 della Legge di Stabilità. La norma riserva 80 milioni di euro del fondo di rotazione dell’Irfis per il credito agevolato, destinato alle imprese di ogni tipo che operano in Sicilia.

La commissione ha approvato l’articolo 1 della Finanziaria, con alcune modifiche proposte dal Partito Democratico. Su questo punto, il Pd ha proposto di riconoscere i benefici fiscali e contributivi solo per i Comuni con popolazione non superiore ai 20 mila abitanti, per favorire il ripopolamento delle aree interne e decongestionare le grandi città. “Abbiamo fatto presente – dicono i dem – che si tratta di popolazione anziana che avendo bisogno di cure farà crescere le spese sanitarie regionali“.Accantonato momentaneamente anche l’articolo 3 che prevede interventi finanziari per Liberi consorzi di Comuni e Città metropolitane.

Giallo sul taglio dei fondi destinati alle terme di Acireale, con l’assessorato all’Economia che precisa: “Nessun dietrofront del governo regionale. I fondi sono appostati nel Collegato alla Legge di Stabilità. Si tratta dell’autorizzazione a contrarre un mutuo, affinché la Regione possa acquistare gli immobili ancora di proprietà della stessa società, per poi emanare un bando per la loro valorizzazione. Il governo regionale – conclude la nota di via Notarbartolo – rispetterà l’impegno che aveva assunto di procedere all’acquisto, tramite mutuo, degli immobili delle terme di Acireale e Sciacca e arrivare al bando nei prossimi mesi”.

Un emendamento proposto da Marianna Caronia prevede che se entro il 31 dicembre il governo regionale non avrà ancora stipulato una convenzione con Equitalia per il servizio di riscossione dei tributi e per dare adeguata tutela occupazionale ai dipendenti di Riscossione Sicilia, si potrà procedere alla costituzione di un nuovo soggetto giuridico che si occuperà del servizio in Sicilia..

Mercoledì 30 gennaio, alle ore 16, è stata convocata l’Aula per discutere i documenti contabili.

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